Atalanta – Lecce 1-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2):
Carnesecchi 6,5; De Roon (cap.) 6, Djimsiti 6, Kolasinac 6,5; Zappacosta 6 (19′ st Zortea 6,5), Ederson 6,5, Pasalic 7, Ruggeri 6,5 (47′ st Holm sv); Koopmeiners 6 (37′ st Adopo sv); Scamacca 6 (19′ st Muriel 5,5), Lookman 7,5 (47′ st Miranchuk sv). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 53 Comi, 20 Bakker, 17 De Ketelaere. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
LECCE (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6,5 (38′ st Venuti sv), Baschirotto 6,5, Touba 6, Gallo 7; Kaba, Ramadani, Rafia 6 (27′ st Gonzalez 6); Oudin 6, Krstovic 5 (32′ st Piccoli 6), Strefezza (cap.) 5,5 (38′ st Listkowski sv). A disp.: 21 Brancolini, 98 Borbei; 26 Smajlovic, 13 Dorgu, 18 Berisha, 23 Faticanti, 29 Blin. All.: Roberto D’Aversa 6.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 7 (Cecconi di Empoli, Valeriani di Ravenna; IV Perenzoni di Rovereto. V.A.R. Abbattista di Molfetta, A.V.A.R. Chiffi di Padova).
RETE: 14′ st Lookman (A).
Note: primo pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 14.864 per un incasso di 346.745,97 euro. Ammoniti Zappacosta e Ramadani per gioco scorretto, Oudin e Holm per reciproche scorrettezze. Occasioni da gol 16-8, tiri totali 17-15, parati 3-2, respinti/deviati 2-3, legni 2-0. Corner 5-6, recupero 1′ e 5′.

Bergamo – Il regalo prima di salutare tutti e partire per la Coppa d’Africa, destinazione Costa d’Avorio, in maglia Nigeria. Lookman da Scamacca per il settimo sigillo dal limite e l’Atalanta contro il Lecce torna a respirare, chiudendo a quota 29 l’anno solare non senza qualche tribolazione, tipo il quasi gol dell’ex di turno e il pari rimasto in canna anche a Oudin al novantesimo complice Carnesecchi.
Scollinato il decimo, Scamacca prova a convertire in gioco aereo la prima palla inattiva utile, la mattonella crossata di Lookman da sinistra guadagnata da Koopmeiners, senza sfruttare a dovere il rimpallo di Ederson, saltato anche lui nel gioco delle torri. Un tris di lancette dopo, ecco la sponda di Pasalic, sostituto in formazione dell’acciaccato da warm up Scalvini (fastidio all’adduttore sinistro) con arretramento contestuale di De Roon a terzo di destra, per il destro impossibile del romano dal fondo che comunque riesce a cogliere l’esterno del palo. Cinismo zero ed errori nel rilancio dietro, segnatamente il terzo di Carnesecchi cui i compagni appoggiano comunque la palla indietro, e al ventunesimo Kaba lo impegna dopo averne intercettato il rinvio svirgolato. Due minuti e il campanile di fronte di Kolasinac sul primo corner a favore, calciato ancora dal nigeriano da sinistra, sollecita la presa alta di Falcone. Un altro giro d’orologio e Baschirotto devia la traiettoria di Zappacosta quanto basta per impedire la deviazione al nigeriano.
Non si punge, ergo si rischia alla prima ripartenza, un film già visto. Al 27′ ci vuole tutto il tempismo di Ruggeri per chiudere in angolo Oudin, appollaiato davanti al secondo palo sul tracciante di Gallo, servito in corsa da Strefezza. Eppure i giallorossi concedono mica poco, vedi al 32′ quando un’uscita assurda al limite del loro estremo difensore favorisce l’appoggio di Lookman per Koopmeiners che da posizione centrale trova sulla sua strada il piedone di Baschirotto.
Verso la pausa (44′), Krstovic è ben contrastato da Djimsiti nell’ascensore chiamatogli dal suo terzino sinistro. Altra cartacarbone, per dare il via alle danze nella seconda metà, nella schiacciata a lato (9′) su cross di Kaba. mentre sia Scamacca (respinta di pugno) che Strefezza nell’appoggio nel sacco all’11’ sono in posizione irregolare, il secondo sull’asse Oudin-Rafia. Al 13′ Pasalic prende tra palo e traversa lanciato da Ederson, poco più tardi il perticone di Fidene la sistema bene al limite per ‘Mola, controllo e destro a incrociare che battezza l’angolino. Zappacosta, rientrato sul sinistro su filtrante del brasiliano, e lo stesso romano, smarcato da Pasalic e fermato da Falcone in fallo di fondo (17’), si mangiano il raddoppio. Falcone stende il piedone per impedire al nigeriano di imbracciare la doppietta al ventesimo, ma occhio al filtrante di Gendrey per Krstovic che non approfitta dello scivolone del perno albanese di casa calciando nella Curva Sud in cantiere. Minuto 69, sciupio come al 78, quando Lucho svirgola a rimorchio di Zortea. E meno male che l’ex Piccoli, la Dea nel cuore e sul cartellino, all’ottantesimo imbeccato sempre dal laterale destro francese controlla benone ma calcio largo sul rientro difensivo di Ederson. Il sorisolese la porge dal fondo a Oudin, senza che Adopo azzecchi il rinvio nemmeno per ipotesi, e Carnesecchi non deve sforzarsi troppo per una parata decisiva nei pressi del novantesimo.