Atalanta – Fiorentina 1-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 6; Toloi (cap.) 6,5 (30′ st Demiral 6), Okoli 7, Scalvini 6; Hateboer 6,5, De Roon 7, Koopmeiners 7, Soppy 6 (11′ st Maehle 6,5); Ederson 5,5 (10′ st Pasalic 6); Lookman 7 (29′ st Malinovskyi 6), Muriel 6,5 (29′ st Hojlund 6). A disp.: 31 Rossi, 47 Bertini, 21 Zortea, 22 Ruggeri, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano 6,5; Venuti 5,5 (22′ st Terzic 6), Martinez Quarta 6 (40′ st Duncan sv), Igor 6, Biraghi (cap.) 6; Bonaventura 6,5 (22′ st Amrabat 6), Mandragora 5,5, Barak 5,5 (30′ st Jovic 6); Ikoné 6,5, Kouamé 5,5, Saponara 6 (40′ st Cabral sv). A disp.: 31 Cerofolini, 95 Gollini, 4 Milenkovic, 16 Ranieri, 14 Maleh, 27 Zurkowksi, 42 Bianco, 22 Nico Gonzalez. All.: Vincenzo Italiano 6.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6 (Del Giovane di Albano Laziale, Valeriani di Ravenna; IV Gariglio di Pinerolo. V.A.R. Di Bello di Brindisi, A.V.A.R. Marini di Roma 1).
RETE: 14′ st Lookman (A). 
Note: ricordato prima della partita Emiliano Mondonico, primatista di panchine da tecnico dell’Atalanta a quota 299, record eguagliato oggi da Gian Piero Gasperini. Mezza sera serena e tiepida, spettatori 18.265 per un incasso di 389.344,40 euro. Ammoniti Bonaventura, Scalvini, Hateboer e Amrabat per gioco scorretto. Tiri totali 10-14, nello specchio 5-5, parati 4-5, respinti/deviati 2-4. Var: 2. Corner 1-5, recupero 1′ e 5′.

Bergamo – Nervi tesi, rosso dato al terminale nemico e poi tolto, rimessa da sinistra di Koopmeiners, imbucata di Muriel dal fondo lasciando di sasso il fin lì ottimo Quarta e Venuti, scivolata assassina di Lookman. L’Atalanta vince di corto muso l’ex scontro diretto con l’attardatissima Fiorentina e prosegue il discorso in vetta a braccetto col Napoli, a quota 20 punti, cedendo il possesso palla e senza concedere chissà quali spazi. E meno male che l’autogollonzo sfiorato in gioco aereo da Demiral nei pressi del gong, per anticipare chissà chi sullo spiovente del Var-“graziato” di giornata, s’è risolto soltanto nell’ennesimo calcio d’angolo contro.
Igor svetta subito di tempia sul primo corner di Biraghi, Mandragora la scaglia in curva raccogliendo l’apertura di Ikoné (3′) e Lucho, preferito allo start a Hojlund, a cronometro raddoppiato, alza non di troppo la punizione (6′) guadagnata furbescamente da De Roon nella sbracciata a due con Bonaventura, ex al pari dello stesso tiratore scelto, del portiere nerazzurro e del capitano ospiti, Pulcini ed Esordienti in nerazzurro. A tiro, la primissima verso la porta, di Venuti, che appoggiato da Kouamé da 25 metri non può che sganciare la classica telefonata di cortesia. Scollinato il decimo, Muriel si accentra, semina il panico in area e calcia a lato, ma sul rilancio di Toloi c’è fuorigioco di rientro. Allarme rosso, invece, al ventesimo, quando Scalvini rinvia cortissimo di testa, quasi da terra, il pallone di Saponara, spostato nell’occasione a destra, che rientra sul sinistro e induce Sportiello alla respinta corta di petto, innescando il contrasto di quest’ultimo con Barak che viene però anticipato di netto dai guantoni stavolta sicuri del numero 57 residente a Urgnano.
La prima atalantina nello specchio si fa attendere 25 giri di lancetta e guardacaso scatena l’episodio-VAR, perché l’uscita di piede di Terracciano per dire no a Koopmeiners, inseritosi sul filtrante del colombiano, accompagna il disimpegno di Quarta che la tocca di coscia e quindi col braccio. I Gasp-boys si danno la sveglia soltanto a sprazzi, vedi scarico del corsaiolo Lookman per l’ingrato Ederson (32′, alto). Poco dopo l’estremo viola esce dall’area venendo salvato dal centrale argentino in anticipo sulla prima punta di casa, poi al 39′ la possibile svolta resta in canna ad arbitro e Var: se l’anglo-nigeriano, ricevuto il passaggio di ritorno da Hateboer, tira troppo defilato per spaventare Terracciano, nel prosieguo il centravanti ivoriano viene inizialmente cacciato da Irrati per un calcio in faccia al tulipano in mediana venendo graziato dall’esame a video. Soppy ci prova al 43′ sbattendo sulle nocche nemiche, RoboKoop a seguire sullo scarico dell’ex Udinese senza che l’attrezzo si abbassi.
La ripresa s’avvia col muro del baby palazzolese all’estrema toscana dirimpettaia lungo la catena di destra e la diagonale in tackle di Toloi (6′) per sventare la volata verso la porta del graziato di giornata in asse col volto noto Jack. Se la Dea affonda il colpetto per riprendersi la testa, l’ostacolo dell’ottava giornata non la usa, perdendola in una sorta di corner arretrato a uno spicchietto d’orologio dal quarto d’ora.
L’autore dell’unica chance nitida ospite nel primo tempo ci ritenta invano (centralissimo) dalla lunetta su palla da mancina arpionata (21′) da Ikoné, Maehle invece riesce a farsi ipnotizzare dall’ultimo ostacolo nonostante l’auto-smarcamento perfetto in velocità sull’invito dell’assistman decisivo. Il rompighiaccio sbatte su Quarta (26′) sul la del 7 oranje, mentre l’italiano là davanti per gli altri (28′) scivola sul traversone di Terzic spondato dal più lungo del lotto per poi sganciare la loffia dal vertice di competenza (28′) priva di conseguenze. Nel finale è 4-2-3-1 (Scalvini centrodestra, Okoli a sinistra, Hateboer abbassato) contro 4-2-4 (4-2-3-1 al gong) a doppia punta con Jovic, l’ultimo a impegnare il portiere di casa, dal limite, a 2′ dal 90′ su sponda di Cabral. Il serbo la gira alta di testa al 2′ di recupero su cross dalla sinistra: la festa può continuare.
Simone Fornoni