“Mi piace l’etica del lavoro e ‘La maglia sudata sempre’, come sta scritto nel colletto della maglia: senza allenarsi duramente non arrivano i risultati”. Matteo Lovato, appena ufficializzato dall’Atalanta (8 milioni più 3 di bonus, contratto quadriennale con opzione) si presenta ai canali ufficiali del club: “Il destino ha voluto che ci esordissi contro in serie A il 18 luglio 2020, un’emozione fortissima e anche un tassello utile per la mia scelta – precisa il difensore padovano -. L’etica del lavoro era già forte a Verona con Juric, come a Bergamo con Gasperini: giocare con e contro certi campioni, come Zapata, è un modo per crescere sul campo e anche come persona”.

Il confronto tra l’allievo e il maestro della panchina non manca: “Trovo la stessa filosofia, magari con principi e concetti un po’ diversi, ma l’importante è lavorare a testa bassa e apprendere il più possibile – chiosa Lovato -. Ringrazio la società per l’occasione che mi ha dato: a 21 anni sono ancora ai primi step, nella mia volontà c’è l’Atalanta e la voglia di cercare di arrivare ai livelli più alti. Le opportunità di dimostrare il mio valore spero non mancheranno: su tre fronti ci sono tante partite”.