Il nuovo anno non ha portato l’auspicata ripresa dell’attività di base nello sport. Abbiamo deciso di approfondire in quale situazione si trova il movimento del basket bergamasco alla luce dell’ultimo Comunicato Ufficiale Fip del 3 gennaio, intervistando tre componenti (Presidente, Dirigente e allenatore giovanile) di altrettante società bergamasche. Di fatto la Federazione ha concesso il via libera all’attività delle squadre di Serie C gold e silver nonché delle squadre di Serie B femminile, vietando ancora la ripresa a tutte le altre categorie giovanili. Ciò ha comportato una seria presa di posizione da parte di tutto il movimento di base, pertanto abbiamo deciso di raccogliere il sentiment di chi vive quotidianamente la situazione.
Partiamo oggi dal Presidente dell’Azzanese Basket Stezzano, Luca Nozza, grande appassionato della pallacanestro ed esponente di una Società ben conosciuta in ambito provinciale.

Luca, grazie di aver accolto il nostro invito. Non sono momenti semplici per l’attività sportiva di base. Quale la prima sensazione che ti senti di riportare?
“Ciao e grazie per l’opportunità. La mia prima sensazione è: sono combattuto! Noi, come altre società “minors” ci siamo un po’ sentiti penalizzati dalla scelta iniziale di far ripartire solo le società di interesse nazionale, contestualmente però sono rimasto sorpreso dalla successiva apertura a tutti così repentinamente. Non trovo logico che i ragazzi non possano andare a scuola ma possano andare in palestra, se il rischio c’è ancora, c’è sia la mattina che il pomeriggio! Detto questo, non vediamo però l’ora di ripartire, soprattutto per i ragazzi che non ce la fanno più”.
Raccontaci la tua Società. Ricordiamo che Azzano ha una squadra in Promozione insieme alla vicina Stezzano. Quanti tesserati avete tra prima squadra e settore giovanile?
“Noi siamo circa 300 tesserati fra le due squadre senior, una in Promozione ed una in seconda Divisione, le giovanili ed il minibasket. Abbiamo 2 under 18, 2 under 16 maschili ed una femminile, 1 under 15, 2 under 14 e 2 under 13; a loro si aggiungono poi tutti i ragazzi e ragazze del minibasket”.
Nei giorni scorsi è stato rilasciato un comunicato ufficiale da parte di Fip che mantiene il blocco su tutta l’attività di base. Cosa ne pensi?
“Come anticipato prima, credo che tutti noi si voglia ripartire ed anche l’intenzione della Federazione è quella di farlo appena possibile, c’è però da fare i conti con un nemico subdolo che non sembra dare certezze a nessuno. Non vogliamo agire fra le righe dei regolamenti per forzare una ripartenza, ci sarà anche da capire le famiglie come reagiranno nel momento che si tornerà in palestra, ci saranno legittime paure che si scontreranno con la voglia dei ragazzi di tornare a divertirsi. Bisognerà poi capire con che protocolli si inizierà, se saranno sostenibili o meno, sia economicamente che praticamente, inoltre le amministrazioni concederanno le palestre?”.
Oltre all’aspetto meramente agonistico, la situazione pandemica ha costretto a sospendere anche tutti gli allenamenti e l’attività fisica di tutti i ragazzi iscritti. Resta questo il rammarico più grosso. Come avete ovviato a questo impedimento “fisico”?
“Noi abbiamo cercato di tenere viva la passione dei ragazzi sia con vari contest di giochi, disegni, fumetti; abbiamo poi organizzato dirette con vari personaggi più o meno famosi del mondo della pallacanestro oltre che fisioterapisti, psicologi e nutrizionisti. Tutte queste attività fanno da contorno al nostro calendario di allenamenti a distanza gestiti dai nostri coach, istruttori e preparatore atletico con sedute di esercizi fisici alternati ad altre sedute di analisi tecniche di partite. Tutto ovviamente online. Con lo Staff abbiamo poi approfittato dei giorni di zona “gialla” prima delle festività per vestirci da Babbo Natale e portare a tutti i ragazzi del settore giovanile un piccolo pensiero della Società direttamente nelle loro case: questo gesto ci ha riempito il cuore e ci ha permesso un nuovo “contatto” di cui avevamo tutti un gran bisogno”.
La pandemia ha creato, lo sappiamo, anche gravi problemi economici. In tal senso anche le piccole società non professionistiche avevano stipulato accordi economici sotto forma di sponsorizzazioni, fonte essenziale per poter coprire gli alti costi di gestione (impianti, assistenza medica, staff tecnico, ecc.). Inoltre, anche le famiglie si sono trovate a contribuire economicamente senza aver usufruito dei servizi connessi al tesseramento. Come vi siete organizzati in tal senso.
“Noi siamo fortunati da questo punto di vista perché avendo pochi sponsor abbiamo avuto poche perdite … A parte gli scherzi, abbiamo veramente la fortuna di agire sui territori di tre comuni (Azzano, Stezzano ed anche un po’ Zanica) che sono gestiti da amministrazioni che hanno a cuore lo sport per i ragazzi e quindi in questo senso abbiamo avuto anche contributi per acquisto di tutti quei materiali che sono serviti all’inizio della stagione (sanificanti, mascherine, igienizzanti ecc. ecc.). Per le famiglie abbiamo applicato uno sconto iscrizione per il fatto di aver terminato prima la scorsa stagione, avendo poi per ora versato solo la prima rata dell’iscrizione, siamo ovviamente disponibili a trovare una maniera per andare incontro ad ogni possibile necessità (restituzione , storno, acconti ecc ecc)”.
Ritieni che una ripartenza, secondo le indiscrezioni, in estate, possa essere praticabile e su quali basi intendete muovervi?
“Noi, a prescindere dai vari comunicati che si stanno susseguendo in questi giorni, stiamo lavorando ad una ripresa al campetto e senza contatto presumibilmente da marzo. Poi faremo come l’anno scorso quando cioè abbiamo tenuto i ragazzi distribuiti in vari orari e nei vari campetti, fino a fine luglio. Quindi sì, penso proprio che l’estate segni la ripartenza ma prego che si faccia prima”.
Vedere palestre e palazzetti vuoti e “sentire” il silenzio di parquet e taraflex che sensazioni ti lascia?
“Io abito vicino alla palestra di Azzano e non nego che vado spesso a fare un salto, anche perché in questi mesi di fermo attività è stato sostituito, grazie all’amministrazione, il parquet. Ci cammino sopra e nel silenzio totale si sente lo scricchiolio del legno ed il profumo di nuovo, che malinconia però…”.
Luca, chiudiamo comunque con un messaggio di positività. Cosa ti senti di dire ai ragazzi, alle loro famiglie ed alle altre Società della provincia in questo difficile momento?
“Dobbiamo tenere tutti duro, è una partita difficilissima ma con la nostra passione la porteremo a casa, sempre rispettando il nemico ma consapevoli che sarà bellissimo quando ci potremo ritrovare in palestra a sudare, gioire, scherzare, arrabbiarsi e ridere, ridere e ridere”.
E’ questo anche il nostro auspicio. Non possiamo che sottoscrivere in attesa di tempi migliori!

Giuseppe De Carli