“I tuoi valori sono anche i nostri. Grazie”. Il senso della gratitudine e della vicinanza al campione che il calcio ha perso per strada nell’Epifania più triste degli ultimi tempi. Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, per ricordare Gianluca Vialli (qui ritratto con la delegazione azzurra durante la commemorazione delle vittime bergamasche del covid), stroncato dal tumore al pancreas contro cui ha lottato negli ultimi 5 anni, gli ha scritto una lettera dai canali ufficiali del club. I due si conoscono dai tempi del Chelsea, quando l’attaccante cremonese allenava i Blues e il figlio del presidente nerazzurro Antonio vi si era trasferito a fine anni ’90 insieme a Samuele Dalla Bona.

“Ciao Gianluca, la tua scomparsa mi provoca un dolore immenso. Grazie a te sono cresciuto molto e mi hai trasmesso tantissimo. Anzitutto valori e principi, sportivi e umani, che ho trasferito in Atalanta e che ancora oggi sono fiero che siano fra i nostri segni distintivi”, si legge. “Grazie di tutto, buon viaggio e un abbraccio commosso alla tua famiglia, ai tuoi cari, ai tuoi amici e a tutte le persone, e sono tantissime, che ti hanno voluto bene e che – come me – non ti dimenticheranno mai”.

Vialli aveva visitato Zingonia il 15 marzo del 2017, invitato proprio dal CEO atalantino, e in precedenza aveva espresso un pensiero legato all’effetto trascinamento del pubblico dello stadio di Bergamo. “Quando si sorteggia il campo col lancio della monetina, bisogna fare in modo di non far attaccare l’Atalanta sotto la Curva Nord. Se fossi ancora un giocatore, eviterei di darle questo vantaggio enorme”, ebbe a dire dopo la rimonta (2-1; rigore di Perotti, Caldara di testa e rigore di Kessie al 90′) sulla Roma il 20 novembre 2016 commentandola in tv.