Chi di noi, cari lettori, non conosce Lucio Seghezzi? Un uomo che nel panorama calcistico bergamasco ha dato molto. Per anni insostituibile collaboratore del settore giovanile dell’AlbinoLeffe, ora in forza al Ponte San Pietro, Lucio ha sconfitto il virus.
La telefonata l’ho ricevuto proprio oggi da lui, sta meglio e sta facendo la convalescenza presso l’Hotel Winter Garden di Grassobbio.
Nella sua voce l’emozione di chi ce l’ha fatta a battere questo mostro. Il suo racconto di quei giorni è il racconto di tanti bergamaschi colpiti, e potrebbe essere il racconto di chi, purtroppo non ce l’ha fatta. Ma Lucio ce l’ha fatta e ce lo può raccontare.
Ce l’ha fatta grazie ai tanti messaggi dei veri amici, come ha tenuto a precisarmi, non di meno di quelli del presidente e dei giocatori del Ponte San Pietro, che gli hanno scritto e ai quali lui per giorni non ha risposto. Non se la sentiva, non ce la faceva, ma sono stati un toccasana per il suo cuore. Adesso che sta bene, Lucio sta cercando di recuperare il tempo perso e sta chiamando tutti per ringraziare della vicinanza che gli ha dato la forza di andare avanti.
Mi ha anche confidato, ma lo posso raccontare anche a voi cari lettori, che quando ha saputo della destinazione per la convalescenza presso l’Hotel Winter Garden, ha pensato subito al suo fraterno amico Emiliano Mondonico, con il quale per anni è andato in ritiro presso questo hotel. E Lucio mi dice: “E’ un segno, Emiliano mi ha aiutato, il luogo della convalescenza me l’hanno comunicato proprio il giorno dell’anniversario della sua morte. Sai Luciana, io ci credo. Emiliano mi ha aiutato”.
Sai Lucio, come ti ho detto al telefono, ci credo anche io. Gli amici veri ci aiutano nel momento del bisogno.
Bentornato, caro Lucio. Ci vedremo allo stadio… Forza Atalanta, e non contraddirmi, mi raccomando.
Luciana Rota