Tra le formazioni bergamasche più tranquille in merito alla decisione dei vertici del calcio dilettantistico italiano su promozioni e retrocessioni c’era lo Zingonia Verdellino. Essendo posizionata a metà classifica del girone B di Eccellenza, la compagine di mister Alberto Luzzana non era direttamente coinvolta dal discorso, eppure la saggezza dell’ormai storico allenatore si rivela sempre preziosa quando si parla di pallone nostrano: “Capisco benissimo la scelta della Federazione, non era semplice nel momento che stiamo ancora vivendo. Sono sincero e ribadisco la posizione che ho manifestato sin dal primo giorno di stop dei campionati: io avrei annullato tutto, ripartendo da zero con le stesse squadre nella prossima annata sportiva. La situazione nel nostro girone spiega bene il mio punto di vista: la Vis Nova Giussano è stata superata dalla Casatese nell’ultimo periodo e, mancando ancora una gran fetta di campionato, avrebbe potuto recuperare terreno. A calmare le acque potranno sicuramente essere i ripescaggi per le seconde classificate, ma ritengo sia una formula penalizzante per molti. Una decisione tuttavia andava presa e va rispettata, anche se prevedo un’estate bollente”.

Sulla ripresa dei campionati ai tempi del coronavirus è difficile fare previsioni concrete, ma il tecnico ha espresso le sue sensazioni personali: “Baretti ha parlato di un possibile ritorno in campo nell’anno nuovo? La speranza è che si trovi un vaccino che ci permetta di tornare a farlo nelle condizioni sanitarie adeguate, senza rischi per nessuno. Se non si ripartirà come da abitudine, la preparazione atletica sarà sicuramente diversa, la vita del calciatore cambierà come siamo cambiati tutti con questa pandemia che ha fatto troppi morti”.

Le riflessioni di Luzzana vanno poi a combaciare con un tema che non lascia spazio all’immaginazione: “Inutile girarci troppo intorno, i problemi economici del calcio dilettantistico quando ci diranno che torneremo ad allenarci saranno molteplici. Il ridimensionamento sarà inevitabile e con questo intendo che tutti dovremo fare la nostra parte, in punta di piedi, anzi in ginocchio: per il bene del calcio gli sforzi saranno necessari, i rimborsi spese andranno rivisti, servirà unione di intenti. Solo in questa maniera questo sport potrà tornare gradualmente a recitare il ruolo di un tempo”. Parole che profumano di esperienza e di uno spessore sportivo davvero invidiabile. Non a caso mister Luzzana è uno abituato a mille battaglie, vincerle non è mai stato un problema. E non lo sarà nemmeno dopo questa pandemia che ha segnato la vita di troppe persone.

Norman Setti