Olympiacos – Atalanta 0-3 (0-1)
OLYMPIACOS (3-4-2-1): Vaclik 6; Manolas 6,5 Papastathopoulos (cap.) 6, Cissé 6 (1′ st Masouras 5,5); Lala 5 (23′ st El Arabi 5), M’Vila 5,5 (23′ st Vrousai 5,5), M. Camara 6,5, Reabciuk 6; A. Camara 6, Onyekuru 5 (15′ st Valbuena 6); Tiquinho Soares 5,5 (29′ st Fadiga 5,5). A disp.: 88 Tzolakis, 24 Ba, 34 Papadopoulos, 75 Kitsos, 5 Bouchalakis, 8 Kunde, 77 Rodrigues. All.: Pedro Martins 5.
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi (cap.), Demiral (45′ st Cittadini), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Maehle (38′ st Pezzella); Pessina (12′ st Koopmeiners), Pasalic (11′ st Boga); Malinovskyi (39′ st Mihaila). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 77 Zappacosta. All.: Gasperini.
Arbitro: Del Cerro Grande 6 (Spagna – Yuste, Alonso Fernandez; IV Alberola Rojas. V.A.R. Martinez Munuera, A.V.A.R. Cuadra Fernandez).
RETI: 40′ pt Maehle (A), 22′ e 24′ st Malinovskyi (A).
Note: serata serena di fine inverno ma molto ventosa (tramontana), spettatori 15 mila circa di cui 700 atalantini. Ammoniti Cissé, Toloi, M’Vila e M. Camara per gioco scorretto. Tiri totali 4-8, nello specchio 0-4, respinti/deviati 1-4, parati 0-2. Corner 3-1, recupero 1′ e 3′.

Bergamo – Il falso nueve lo fa Malinovskyi che raddoppia e triplica provando a scacciare i venti di guerra che purtroppo attanagliano al cuore la sua Ucraina, Maehle invece infila la zampata a fine primo tempo per mettere in discesa il ritorno del playoff di Europa League in casa dell’Olympiacos. Per l’Atalanta il giovedì sera al Karaiskakis vale un riscatto da un periodo buio a infermeria piena, nonché il proseguimento lungo la strada di uno degli obiettivi stagionali.
Se la punizione a due dell’ucraino al 5′ con Freuler trova la puntuale difesa del primo palo di Vaclik in presa, l’asse tra i due Camara porta alla conclusione mancina da fuori il mediano Mady (7′) che spedisce a lato di mezzo metro. Da segnalare, in mezzo al nulla che segue causa opposti tatticismi, il secondo angolo negato ai nerazzurri in 17 minuti, prima ad Hateboer e quindi allo stesso Colonnello che ci riprova all’alba del 23′, quando il suo monologo viene smorzato dal 4 locale, rinculato a protezione della difesa. Le Lunghe Mura del Pireo, però, erigono una barriera solo vagamente valicabile, vedi il futuro rompighiaccio in offside (ma aveva sparato alto) a tiro della mezzora sul tocco in profondità del numero 18 e la sovrapposizione di De Roon al pendolino di Beerta a una decina dalla pausa senza che Pasalic possa arrivarci, per il recupero di Manolas, stringendo a centro area. I Rossobianchi, comunque, non esistono. Prove generali e poi golletto, punendo l’indecisione di Lala. Al 38′ Pessina, lanciato da Toloi, s’attarda (sbandierato un fuorigioco che non c’era, essendo il brianzolo partito dalla sua metà campo) perdendo ul tempo per la giocata con l’olandese proteso nella vana attesa a rimorchio, quindi l’affondo in corsa del danese, raggiunto dal filtrante di De Roon: tocco di punta in allungo nell’angolino lontano ed è quasi fatta.
Se a filo della pausa M’Vila gira malissimo di sinistro sugli sviluppi dello schema da fermo di Cissé, nella ripresa Martins vira a 4-2-3-1 inserendo Masouras per il summenzionato braccetto. Al 6′ Tiquinho Soares spunta di testa a campanile sul gioco di sponda dal fondo di Reabchuk sul cross a rientrare di Mady Camara. Ecco Boga-Koopmeiners per Pasalic-Pessina e il piazzato dello specialista contro la barriera (14′). L’uno-due di Ruslan è in agguato per piazzare sotto all’incrocio destro la ripartenza tra le due new entry rifinita dall’altro mancino e sotto il sinistro, stavolta al di qua dei sedici metri, l’appoggio dell’ivoriano dopo una manovra insistita. Esordio in Europa per il 2002 triumplino Giorgio Cittadini, che aveva visto la luce del sole il 9 gennaio a Udine in occasione della prima delle sole tre vittorie nel 2022: col Venezia, in Coppa Italia, sempre a gennaio, la seconda (il 12). Meglio di così…
Simone Fornoni