“Mi piace la pizza, ne ho appena mangiata una italiana per la prima volta: la più buona che mi sia mai capitata. Con Ruslan Malinovskyi ho parlato a lungo, era mio compagno al Genk: anche per le sue parole sono ancora più entusiasta di aver scelto l’Atalanta. Parola di Joakim Maehle, che ormai da una settimana ha scoperto la Dea e Bergamo, dopo essere costato alle casse della prima 11 milioni più 4 di bonus: “Una squadra fantastica, appassionata, dal gioco molto offensivo. E io sono un terzino molto dinamico, dalle stesse caratteristiche, in grado di occupare entrambe le fasce: qui posso crescere come giocatore e come uomo”.

L’esterno danese classe 1997 ha conosciuto la città attraverso i quotidiani del suo Paese: “So di Bergamo, della Lombardia e del Nord Italia perché i mass media in Danimarca si sono soffermati a lungo sul Covid. Una situazione molto spiacevole, so quanto abbiano sofferto da queste parti – ha proseguito Maehle, nella prima intervista ai canali ufficiali atalantini -. Bergamo è bellissima, specialmente Città Alta. Ne ho parlato con Ruslan e sua moglie: è stato positivo su tutto, dal club al cibo passando per squadra, allenatore e compagni. Non vedo l’ora di rivedere i tifosi allo stadio: intanto prometto di vincere per loro, ci saranno tante belle partite compresa la Champions League”.

Maehle, che ha scelto la maglia numero 3, s’è descritto fissando pure gli obiettivi per la mezza stagione che l’attende: “Non vedo l’ora di iniziare a giocare per l’Atalanta. Il mio obiettivo per il 2021 è crescere anche come uomo, sono un tipo tranquillo cui piace stare in casa e in famiglia, e rivedere il pubblico allo stadio: spero davvero di avere i tifosi vicini. Un mio pregio è che non mollo mai, il mio difetto è che vivo gli appuntamenti e le scadenze in modo rilassato: non sono un maniaco della puntualità…”. Tranquillo, Joakim, ci pensa il Gasp.