AlbinoLeffe – Pordenone 1-1 (1-1)

ALBINOLEFFE (4-4-2): Nordi 6,5; Zaffagnini 6, Gavazzi (k) 6,5, Mondonico 6 (29′ st Scrosta 6), Cortellini 7,5; Gonzi 6,5, Nichetti 6 (44′ st Dondoni sv), Di Ceglie 6, Anastasio 6,5 (33′ st Guerriera sv); Montella 6,5, Mastroianni 6. A disp.: S. Cortinovis, Moreo, Ravasio, Mandelli, Perego. All.: Alvini 7.

PORDENONE (4-3-1-2): Tomei 6,5; Semenzato 6, Stefani (k) 6, Marchi 6, De Agostini 5,5; Misuraca 7, Burrai 6, Suciu 6; Buratto 5,5 (14′ st Cattaneo 6,5); Padovan 5,5 (28′ st Pietribiasi 6), Arma 6,5. A disp.: D’Arsiè, Berrettoni, Martignago, Parodi, Zappa, Gerbaudo, Bulevardi. All.: Tedino 6.

Arbitro: Luciano di Lamezia Terme 7 (Bologna di Mantova, Affatato del Verbano-Cusio-Ossola).

RETI: 23’ pt Arma (P), 36′ pt Cortellini (A).

Note: serata fresca e coperta, spettatori 856 di cui 327 paganti (incasso 2.469 euro) e 529 abbonati (quota 4.346 euro). Ammoniti Burrai, Cortellini e Padovan per gioco scorretto. Corner 4-6, recupero 0′ e 4′.

Bergamo – 48 punti appaiato al Bassano, controsorpassando di una lunghezza il Santarcangelo rivale nella lotta playoff. Col Pordenone, terza forza del girone B di Lega Pro, l’AlbinoLeffe centra la cinquina di poste in palio di fila equamente divise coi dirimpettai, ma tanto basta per tenersi in linea con l’obiettivo. La pareggia la magia di un ragazzo di 35 anni col 10 sulle spalle venuto dall’oltre Oglio, alla quarta prodezza stagionale (vicecanonniere con Mastroianni dietro Gonzi) dopo quelle con Fano, Forlì e Sudtirol all’andata, nel posticipo della terzultima giornata non privo di colpi di scena e giocato a viso aperto.  

L’avvio è così freddino che a scaldarlo un po’ occorre un contrasto con spintoni annessi tra Anastasio e Semenzato per una rimessa laterale, mentre lo schieramento di Alvini a corsie blindate cerca come può di surrogare il lavoro di raccordo solitamente spettante allo squalificato (e acciaccato) illustre Giorgione. Il gioco non decolla, finché Gonzi al 13′ non decide di prendere la linea di fondo a De Agostini trovando Tomei pronto alla difesa del legno di competenza dopo il dribbling a rientrare (con sterzata di tacco) sul radente mancino. I Ramarri sembrano strisciare in campo alla ricerca di un senso, ma alla prima occasione mordono alzando la testa peggio di un cobra: è il 23′, Misuraca imbrocca la traiettoria alta e tesa dall’out destro, Arma lo stacco perfetto nell’angolino facendosi spazio tra Mondonico e Gavazzi. Una cinquina di cronometro e Cortellini (nella foto di Michele Maraviglia) la serve dalla trequarti per il cabezazo di Mastroianni troppo centrale.

I blucelesti passano al consueto 3-4-1-2 intorno alla mezz’ora spostando Cortellini a basculare fra le linee e i risultati si vedono: è sufficiente l’accelerata di Montella per innescare il pari del bresciano, che prima serve lo scavetto a Mastroianni mettendolo a tu per tu col portiere ospite e quindi punisce da oltre il limite la ribattuta di quest’ultimo con un magnifico destro in caduta a fil d’incrocio. I friulani vanno sotto di brutto e a quattro dall’intervallo solo il colpo di reni di Tomei li salva dallo svantaggio sull’assolo di Anastasio, che dopo aver ricevuto l’apertura del napoletano ex Pisa elude il mastino litigarello dello start impegnando il numero 1 con un destro a giro a mezz’altezza. Nella ripresa il confronto, molto spezzettato, ristagna a metà del guado fra due squadre che faticano a restare corte, ma dal nulla spunta la girata sottomisura di Padovan – servito da Misuraca – che costringe Nordi a chiudere in angolo (17′). Sugli sviluppi del medesimo, rintuzzato da una palla in uscita, la new entry Cattaneo azzecca il piattone al volo, ma è in fuorigioco; di qua, Gonzi s’inventa un tiro-cross da posizione defilata (21′) che spaventa l’estremo nemico facendo il pelo al montante. I neroverdi salgono di tono: a un amen dal settantesimo il baluardo di casa intuisce il tentativo di magata in piena area di Misuraca, a tredici dal novantesimo Gavazzi è The Wall sul rigore in movimento di Pietribiasi appoggiato dal migliore dell’undici di Tedino. Finisce com’era giusto che fosse: le chances di disputare la post season proseguono nella tana della capolista Venezia e davanti al pubblico amico coi romagnoli appena scalzati dal decimo posto.

Simone Fornoni