Niente più casi Atalanta-Lecce e consimili. La Federazione Italiana Giuoco Calcio, per bocca del suo presidente Gabriele Gravina, ha annunciato l’adozione di regole uguali e valide per tutti i casi per spegnere ogni polemica circa i criteri adottati per rinvii e recuperi delle partite. Al termine del Consiglio Federale odierno, il vertice apicale del calcio italiano ha assicurato che “sarà prestabilito di comune accordo un protocollo che bisognerà seguire per tutti gli eventi che si verificano”.
Gravina ha citato appunto l’esempio del match tra nerazzurri e salentini, inizialmente previsto per venerdì 25 aprile e poi slittato di due giorni (sempre in prima sera) in seguito alla tragica scomparsa giovedì scorso del fisioterapista ospite nel ritiro di Coccaglio. “Quando ci sono eventi di grande angoscia come in occasione della morte di Graziano Fiorita, purtroppo, ci facciamo prendere dallo smarrimento e si crea una reazione umorale. Serve un protocollo che stabilisca esattamente cosa bisogna fare in tutti questi momenti, non possiamo confrontarci per ogni singolo caso e decidere se prendere un provvedimento o meno”.
Sulle iniziative di protesta della società ospitata a Bergamo il 27 scorso, tra maglie non ufficiali e senza distintivi della Lega Calcio, tra l’altro con la scritta “nessun valore, nessun colore”, unitamente al comunicato durissimo d’accusa contro la rappresentanza organizzativa dei club della massima serie (“Esiste una gerarchia del dolore secondo l’importanza delle società”), il presidente federale è stato netto, mostrandosi comprensivo. “Il messaggio del Lecce deve essere sicuramente compreso. Esprimiamo la massima vicinanza al dolore che ha colpito la famiglia, una società di calcio e una comunità, non solo i tifosi leccesi ma tutti coloro che amano il calcio. Questi episodi sconvolgono, anche noi siamo rimasti sconvolti – ha detto -. Il calcio è una comunità allargata e la solidarietà deve essere forte. Il messaggio che ha voluto lanciare il Lecce è il messaggio forte di una società che ha voluto esprimere la sua massima angoscia che stava vivendo. Ho grande rispetto per i dolori di una comunità che viene prima di qualsiasi confine”.
Dalla A a 18 squadre al finale di stagione
“La serie A a 18 squadre è un tema che purtroppo non sto più affrontando: quando il 4 novembre ho riconosciuto l’autonomia alla Serie A ho lasciato la responsabilità sui format alle singole componenti. Ho maturato un’esperienza nel mondo del calcio e a breve questo non sarà più un problema solo della Serie A, ma del calcio globale. Dopo lo splendido format della super Champions e il Mondiale per Club, forse qualcuno farà delle riflessioni, non solo in Italia ma a livello mondiale. Stiamo vivendo un campionato splendido dove si vedono delle criticità e si pagano a caro prezzo. Quando hai troppe competizioni da seguire, tre competizioni contemporaneamente potresti pagare un prezzo molto alto come l’Inter. Come ho gioito per la Roma e per l’Atalanta. da italiano tifo Italia, su questo non ci piove. Il campionato è bellissimo, dimostra quanta esperienza a livello di mentalità vincente sta diffondendo un allenatore esigente per natura come Antonio Conte. Una società che sta dimostrando di avere visione come il Napoli, ci sono realtà di provincia che stanno crescendo in maniera esponenziale e un grande plauso va a Bologna, Atalanta e Como”.