IV Memorial “Mamma e Papà Cairo”, finalissima – Alessandria, stadio Giuseppe Moccagatta – venerdì 8 agosto (ore 21)
Torino Under 20 – Atalanta Under 20 2-1 (1-0)
TORINO (4-2-3-1): F. Plaia 6,5; Gatto 7 (39′ st Zaia sv), Fiore 7 (25′ st Carrascosa 5,5), Pellini 6,5, Camatta 6 (38′ st Barranco sv); Ferraris 6,5 (25′ st Sabone 6), Liema Olinga 6,5 (12′ st Galantai 6); Sandrucci 6 (1′ st Cacciamani 7), Kugyela 7, Bonacina 6,5 (13′ st Da Costa Melo 6); Falasca 6 (12′ st Gabellini 6). A disp.: Santer, Siviero; Desole, Politakis, Spadoni, Conzato, Kirilov, Carvalho, Luongo. All.: Christian Fioratti 6,5.
ATALANTA (4-2-3-1): Anelli 6; Belli 6 (24′ st Ramaj 6), Parmiggiani 6,5 (24′ st G. Percassi 6,5), Bilac 6, Aliprandi 6,5 (36′ st Leandri 6); Gerard Ruiz 7 (36′ st Gariani sv), Mencaraglia (cap.) 6 (1′ st Steffanoni 7); Mungari 6,5 (33′ st Bono 6), Galafassi 6 (24′ st Baldo 6), Damiano 6 (1′ st Isoa 6); Cakolli 6. A disp.: E. Zanchi, Zaffalon, S. Mouisse, Gobbo, Camara. All.: Giovanni Bosi 6,5.
Arbitro: Raimondo di Taranto.
RETI: 36′ pt Ferraris (T), 12′ st Gerard Ruiz (A), 19′ st aut. Bilac (T).
Note:  ammoniti Cakolli e Kugyela per gioco scorretto. Cooling break 22′ pt,  22′ st. Corner 8-5, recupero 1′ e 5′.

Alessandria

– Un eurogol di Ferraris sblocca lo score nel finale di primo tempo della finalissima, la punizione euclidea di Gerard Ruiz de Valdivia fa carambola col palo per l’1-1 ma arriva la sgabola sotto forma di autorete entro il settebello cronometrico. Breve storia di una finalissima tutt’altro che triste al “Mamma e Papà Cairo” per una Primavera dell’Atalanta combattiva e soprattutto con nove undicesimi di partenza diversi rispetto alla semifinale vinta giovedì con l’Inter ai tiri di rigore. Beneamata terza vincendo il derby della finalina, primo per la terza edizione di fila invece il Torino, col presidente Urbano Cairo, alessandrino di sangue (Masio), a onorare la memoria dei genitori Maria Giulia Castelli e Giuseppe. Presenza anche per Giovanni Percassi, nipote (di Antonio) e figlio (di Luca) d’arte, esterno-quinto (17 anni compiuti il 22 aprile, 22 presenze e 3 gol la scorsa stagione con l’Under 17 di Tiziano Polenghi) di propulsione subentrato sul punteggio poi rimasto invariato anche per la doppia occasione di Baldo preda di legno e portiere. 

Se Bonacina con una telefonata dal vertice sinistro a piede invertito spezza appena la fase di studio all’ottavo e Gatto a ruota innesca l’alzata da pochi passi del terminale di Fioratti, è Mencaraglia da capitano ad aprire le chance nerazzurre provando a battezzare l’angolino alla destra di Plaia che però si distende in angolo. Scollinato il quarto d’ora, Sandrucci apre il corridoio a Gatto che comunque tra una selva di gambe non può direzione e potenziare la traiettoria bassa dai venti metri di Ferraris. Passato il ventesimo, Cakolli sbaglia i tempi dello stacco accompagnato dalla discesa crossata di Aliprandi, mentre alla stessa distanza abbondante dalla pausa dell’afa mandrogna infestata da ditteri Anelli esita un po’ nella presa alta per anticipare l’estrema sinistra granata in kit bianco sul lancio dell’arretrato Falasca. 

Non proprio calma piatta alla voce occasioni ma quasi, almeno fino al 36′, quando l’ennesima puntata del quarto di destra porta alla mischia davanti alla trequarti con Fiore a portare il gegenpressing decisivo, in combutta con Kugyela, che consente al mediano destro dei suoi di prendere la mira da oltre 25 metri insaccandola sotto il primo sette. Verso la pausa, assoli mancini di Liema che non chiude bene da fuori (43′) e quindi Camatta che prende la mira trovando la muraglia bergamasca in corner. La ripresa si apre subito col lungolinea di Mungari davanti alla lunetta, dopo una palla di Steffanoni inizialmente strappata da Pellini al tuttosinistro accentratosi in taglio. La Baby Dea, passata a tre dietro, si vede negare il pari dalla protezione del palo di Francesco Plaia, curiosamente il gemello del centralone appena arrivato dalla Roma all’Under 23. 

Gerard Ruiz è il regista effettivo e il suo lancetto innesca la palla dentro di Aliprandi preda del portiere altrui (8′), ma quando si tratta di provarci di suo il catalano trova un amico dai 25 metri nel palo alla destra dell’omozigote in porta sfruttando la mattonella guadagnata in corsa da Steffanoni e decentrata verso sinistra, invano rincorso da un Kugyela scalciante da tergo. A fronte dei due cambi atalantini, il Toro incorna altre tre volte il cartellone dei propri trovando nel primo sostituto Cacciamani lo slalomista (17′) però solo da tiro dalla bandierina. Quello successivo, nondimeno, porta Bilac a correggere involontariamente in spizzata nel rettangolo sbagliato, da centravanti onorario, la traiettoria mancina dalla destra di Kugyela, con Pellini a limitarsi a saltare senza incocciare la sfera nemmeno per ipotesi. 

Al 27′ palo assurdo di Baldo, innescato sulla corsa da Steffanoni che in seguito potrebbe a buon diritto dare dell’ingrato ad Aliprandi che solo soletto allarga il diagonale. L’Atalanta Under 20 non guadagna alcunché nemmeno dal botta e risposta al 32′, quando la sottopunta piemontese mastica da fuori su apertura di Cacciamani e Baldo strozza la conclusione in area, stavolta di destro, seppur bene imbeccato dal suo centrattacco. Giovanni Bosi può comunque trarre ottime indicazioni dalla due giorni al “Moccagatta”, anche in termini di capacità di virare di modulo senza affanno. Si.Fo.