Novara – AlbinoLeffe 1-2 (0-0)
NOVARA (3-5-2): Desjardins 6; Illanes 5,5, Bonaccorsi 6, Carillo 5,5 (29′ st Ciancio 6); Masini 6 (29′ st Calcagni 5,5), Marginean 6, Di Munno 6 (7′ st Gonzalez 6,5), Rocca (cap.) 6,5, Urso 6,5; Galuppini 7 (37′ st Margiotta sv), Vuthaj 5,5. A disp.: Menegaldo, Pelagotti (p), Fragomeni, Spalluto, Scariano, Calò, Sartor, Pellegrino. All.: Marco Marchionni 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi 7; Borghini (cap.) 7, J. Gelli 6, Miculi 7; Gusu 6 (22′ st Giorgione 7), Doumbia 6,5 (22′ st Frosinini 6), Brentan 6, Piccoli 6, Zoma 5,5 (31′ st Petrungaro 6); Cocco 6 (31′ st Milesi 6), Manconi 7,5. A disp.: Pagno, Taramelli (p), Mihai, Muzio, Ntube, Rosso, De Felice, Toma. All.: Giuseppe Biava 6,5.
Arbitro: Maccarini di Arezzo 6,5 (Abbinante di Bari, Russo di Torre Annunziata: IV Benevelli di Modena).
RETI: 4′ st Manconi (A), 21′ st Galuppini (N), 26′ st Giorgione (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 2.591 di cui 2-107 abbonati e 484 paganti. Ammoniti Carillo per proteste, Vuthaj, J. Gelli, Piccoli e Borghini per gioco scorretto. Espulso Borghini al 43′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 11-7, nello specchio 4-4, parati 3-2, respinti/deviati 2-1. Corner 9-3, recupero 2′ e 5′.

Novara – La notiziona è che si sale a quota 34 e i playoff sono un po’ più vicini dei playout. Il piede di Manconi, dalla ventina secca, nell’angolino per la decima sinfonia stagionale, dopo una danza sull’attrezzo di cuoio spondato da Doumbia. La testa in corsa di Giorgione, capitano coraggioso oggi costretto a recitare la parte scomoda del subentrato, irrompendo sulla scodella dal fondo della punta-assistman. E allora, per l’AlbinoLeffe che ritrova la vittoria a Novara, la quinta in trasferta e la terza nel girone di ritorno, ben vengano pure le distrazioni peregrine, tipo beccare il temporaneo pari di Galuppini per il malvezzo di Zoma di fargli lo scarico con un ripiegamento imperfetto sul pallone a rientrare di Rocca imbeccato da Urso e spizzato di schiena da Brentan. Un grazie grande come una casa, of course, a Offredi che al 93′ toglie dalla porta il lob del capitano nemico entrato in area probabilmente per crossarla. Unica nota negativa, il secondo giallo in 4′ speso da Borghini, autore del lancio per il sorpasso definitivo, su Vuthaj. Il trittico iniziato dall’inopinato 1-1 casalingo col Piacenza e proseguito col ko lecchese si chiude sabato 11 (14.30) ancora allo Stadium contro la Triestina.
Sbuca Carillo di testa, stop e girata in equilibrio precario sulla prima palla buona calciata da Di Munno dal’out destro in scia al corner numero uno della sfida, ma a sfiorare il vantaggio è Zoma, rientrato sul destro in asse con Doumbia e Cocco che gliela serve sul piede. 5′ e 7′, la risposta poteva essere ben più incisiva della botta, mentre dietro Miculi è bravo a seguire l’inserimento di Marginean sul la di Galuppini per chiuderlo in angolo evitando che il 17 sull’orologio porti sfortuna. Vanificata dall’offside, invece, la conclusione dell’attaccante più pericoloso degli azzurri subito dopo, in mischia nel mega flipper dal limite, con Bonaccorsi a provarci in traiettoria e Offredi comunque sugli scudi. Lungo la pausa di riflessione dei seriani, fin troppo prudenti e attendisti, Galuppini ci riprova da quasi 25 metri assistito dal compagno di linea facendo girare il prezioso mancino in curva (24′).
Le diagonali del braccetto albanese di Legnano stoppano anche il connazionale e un altro dei mastini di Biava, Jacopo Gelli, sbatte contro il muro in acrobazia sul primissimo tiro dalla bandierina di Brentan (34′). Da un ivoriano all’altro, dalla mancina alla fronte bozzuta del mezzodestro, invece, l’occasione in gioco aereo un ottovolante cronometrico più tardi al culmine della ripartenza di Gusu rifinita dall’apertura di Piccoli. In avvio di ripresa si riaffaccia di testa pressoché a fotocopia lo stesso difensore che aveva aperto le danze nella prima frazione, accompagnato dall’angolo del futuro autore dell’1-1, ma per il Gigante di Strozza lo stress è assente. Lo sarà decisamente meno, al netto della fifa blu al 58′ per la botta a lato di Rocca servito all’indietro da Vuthaj (asse Gonzalez-Galuppini) nel finale, quando però è lo slalomeggiante Miculi il primo a tenere impegnati al quarantesimo i guantoni avversari, seguito dalla botta di Gonzalez su piazzato in capo a tre minuti. In attesa del matchball, chi lo sta per firmare prova a timbrarla rientrando dal vertice sinistro mirando alto. Due sue due coi piemontesi dall’accento lombardo: il 9 ottobre, all’andata, fu la prima vittoria a Zanica del campionato, con Tomaselli, Bortolussi e Cocco, stavolta un po’ fuori dal gioco, a completare lo score.