AlbinoLeffe – Pistoiese 1-0 (0-0)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini sv; Cerini 6, Mondonico 6, Canestrelli 6,5; Gusu 6,5, Galeandro 5,5, Nichetti 6, Giorgione (cap.) 6,5, Tomaselli 6 (23′ st Petrungaro 6,5); Cori 6, Manconi 7 (45′ st Gabbianelli sv). A disp.: 1 Brevi, 31 Caruso, 3 Berbenni, 14 Maffi, 18 Piccoli, 19 Ravasio, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 6.
PISTOIESE (3-5-2): Perucchini 6; Camilleri 6, Romagnoli 6, Solerio 6; Pierozzi 6,5 (48′ st Stoppa sv), Tempesti 6,5, Simonetti 6 (14′ st Spinozzi 6), Valiani (cap.) 6 (28′ st Mal 6), Simonti 5,5 (48′ st Renzi sv); Cesarini 6, Gucci 5 (28′ st Chinellato 5). A disp.: 12 Vivoli, 27 Rondinelli, 3 Llamas, 4 Cerretelli, 5 Mazzarani, 6 Salvi, 18 Giordano. All.: Nicolò Frustalupi 6.
Arbitro: Sfira di Pordenone 5,5 (Minafra e D’Ascanio di Roma 2; IV Gandino di Alessandria).
RETE: 42′ st Manconi (A).
Note: ammoniti Simonetti, Nichetti, Pierozzi e Canestrelli per gioco scorretto. Tiri totali 11-3, nello specchio 2-0, respinti 3-0, parati 1-0. Corner 3-2, recupero 0′ e 7′.

Gorgonzola (Milano) – In precedenza le sue vittime erano state Pergolettese e Grosseto, però per 1 solo punto, strappato settimana scorsa. Il terzo lampo di Jacopo Manconi, ex Perugia, Gubbio e Giana, a un tris dal novantesimo, chiamato da sinistra da Petrungaro all’appoggio tagliando davanti al secondo palo, regala all’AlbinoLeffe la seconda vittoria nel girone A di serie C all’alba dell’ottava giornata dopo quella col Renate, sempre casalinga. La domenica della nebbia e del grave infortunio di Giacomo Tomaselli, arrivato dal Monza via Gozzano, consente ai seriani di affacciarsi alla zona della relativa tranquillità a quota 9 punti prima del tour de force da trittico settimanale a Lucca (domenica 8, ore 15), con l’Alessandria (mercoledì 11 in notturna) e in casa della Pro Patria (domenica 15, ore 15).
Nemmeno 24 secondi e il futuro match winner, sulla sponda di Cori raggiunto dal lancio di Mondonico, scaglia la botta da più di venti metri che finisce a lato dopo un rimbalzo fasullo, imitato nella velleitarismo da Cerini entro il poker cronometrico con un sinistro alto dietro il vertice contestuale su una palla in uscita dal primo angolo di Giorgione. Se quello del difensore sembrava più un tentativo di scodellata, non conosce sorte migliore il primo tiro ospite, la palombella anche larga del mancino Cesarini (7′), giratosi su una rimessa dopo un’iniziativa dall’out destro di Tempesti. Un giro di lancetta basta a proiettare Canestrelli al cross basso dal lato corto abbrancato da Perucchini, senza che l’ombra di una conclusione nello specchio riesca da arricchire una cronaca un po’ smunta per altri 16 spicchi temporali. A rompere il digiuno dei conati è Cori, che prende l’ascensore chiamatogli da Gusu pur non inquadrando il rettangolo magico, finché la nebbia non cala quasi a pelo d’erba.
Non resta che affidarsi a squarci e raggi di luce, oltre ai riflettori. All’aggancio difettoso di Nichetti sull’ennesimo ammollo del rumeno (29′) fa da contraltare il destraccio alle stelle di Tempesti dalla lunghissima a una decina dalla pausa, appena prima del caso da Var senza possibilità di Var, quando il filtrante del centravanti viterbese raggiunge Gusu, agganciato dall’ex di turno Solerio sulla riga dell’area. Il suo connazionale col fischietto sorvola o non ha l’occhio di lince, e così nella seconda metà tocca ai giocatori spannarsi gli occhiali. Non che la mira ne trovi benefici, perché la mischia seguita al corner number one del capitano bluceleste (3′) produce un mega rimpallo testa-piede-piedi tra la punta più lunga e la difesa oltre alla pretenziosa ma spettacolare bicicletta di quella più corta. Senza esito la punizione del sannita all’ottavo procurata dallo slalom di Tomaselli e l’assolo al decimo di Manconi dalla distanza con palla a lato del primo legno, fifa blu al quarto d’ora quando Mondonico liscia sulla torre nemica e il pallone di Tempesti, sovrappostosi a Pierozzi, deve essere accompagnato in fallo di fondo da Gusu di fronte.
Un pericolo che se non altro provoca la schiarita della visibilità, ma il dramma di Tomaselli è dietro l’angolo: probabilmente è la spalla sinistra a saltare per la caduta rovinosa nel tentativo di eludere Pierozzi dopo averlo fatto con Cesarini, sull’onda lunga di un calcio da fermo di Canestrelli dalla trequarti difensiva sinistra. Gioco interrotto quasi cinque minuti e spezzettato di nuovo, fino alla legnata mancina del beneventano scaturita dal nulla (35′) e soprattutto alla prima volta di un qualcosa in porta, la girata di testa di Cori a incrociare accarezzata dal compagno di linea in asse con Gusu: il tuffo del portiere ospite è per le telecamere. Riecco la caligine. Non la buca Tempesti di esterno da posizione defilata al 37′, lo fa l’eroe di giornata. S.F.