Sette vittorie su dieci, con due pari e un ko, più l’unico precedente diretto favorevole alla vigilia di San Silvestro 2023, con Ademola Lookman a risolverla al 58′ grazie alla complicità di Gianluca Scamacca, contro otto sconfitte su nove per un punticino racimolato. La differenza del bilancio di Atalanta e Lecce con Gianluca Manganiello, l’arbitro designato per domenica 14 a Bergamo in occasione della terza giornata alla ripresa del campionato di serie A, è nettissima e sostanziale. I nerazzurri non rivedono l’analista finanziario di Pinerolo prossimo alle 44 candeline (28 novembre) da quando in panchina avevano ancora il quasi conterraneo del fischietto di stavolta, Gian Piero Gasperini da Grugliasco. Sarà la prima assoluta dell’arbitro pinerolese con lo spalatino Ivan Juric in panchina.

Al netto dell’unico scontro diretto vinto in casa il 30 dicembre 2023, Manganiello ha arbitrato la Dea l’ultima volta nel 3-1 al Tardini di Parma lo scorso 23 novembre. Retegui al 4′ di testa su cross di Bellanova, Ederson al 39′ sul la di Ruggeri e, nel secondo tempo, Cancellieri di sinistro (4′) con sigillo alla mezzora dell’ex separato in casa agostano di sinistro imbeccato da Cuadrado. Una tradizione favorevole, quella dei bergamaschi con Manganiello. Solo due battute d’arresto e un nullo hanno turbato la quiete di un percorso altrimenti netto. Passiamoli in rassegna. Il ko per 3-2 a Empoli il 25 novembre 2018 in rimonta (Freuler, Hateboer, La Gumina; autorete di Masiello, Silvestre), gli occhiali interni con gli stessi toscani al ritorno il 15 aprile 2019 e, secondo e ultimo ko, a Firenze nell’ottavo di Coppa Italia il 15 gennaio 2020 (2-1; Cutrone, Ilicic e Lirola).

Nel terzultimo incrocio, il 3-2 casalingo all’Udinese, il 3 aprile del 2021, doppietta di Muriel e Pereyra nel primo tempo, Zapata e Stryger Larsen nel secondo. Facendo il rewind, 4-1 a Benevento il 9 gennaio 2021, sempre senza pubblico per le restrizioni anti Covid-19 (Ilicic, Sau, Toloi, Zapata su assist dello sloveno e Muriel). Dall’esordio in avanti, 2-1 al Sassuolo il 10 settembre 2017 (Sensi, Cornelius, Petagna). Il 25 agosto 2019, il 3-2 stavolta a favore in casa della Spal in rimonta (Federico Di Francesco, figlio di Eusebio, l’allenatore avversario del 14 settembre, Petagna, Gosens; doppio Muriel). Chiude il conto il 6-2 al Brescia a Bergamo il 14 luglio 2020 (Pasalic, Torregrossa, De Roon, Malinovskyi, Zapata; altri 2 di Pasalic, Spalek). 

Quanto ai salentini, il nome dell’analista-arbitro evoca quel corpo contundente sottraendo all’anagrafe la vocale i. Gli ospiti di domenica l’hanno scampata soltanto il 16 febbraio di tre anni fa in B nell’1-1 di Alessandria. Andando a ritroso, al netto della sconfitta di corto muso a Bergamo di cui alla premessa, ecco il calvario leccese: di stretta misura il 29 marzo in casa con la Roma, 2-1 dalla Lazio il 21 dicembre prima, poker dal Milan a San Siro l’11 febbraio 2024, ko interno per 2-1 col Napoli il 7 aprile 2023, 2-0 dall’Inter nella Scala del Calcio il 5 marzo precedente, in B l’1-2 con la Spal il 10 aprile 2021 a ruota del primo scivolone dall’Aquila biancoceleste, l’avversaria più incontrata con Manganiello insieme ai bergamaschi, un 4-2 il 10 novembre 2019. Gli assistenti sono Dario Cecconi di Empoli e Marcello Rossi di Biella. Quarto ufficiale Andrea Zanotti di Rimini; nella sala di comando di Lissone, il V.A.R. Valerio Marini di Roma 1 e l’A.V.A.R. Daniele Chiffi di Padova.
S.F.