Martedì mattina abbiamo avuto l’occasione di fare una chiacchierata con uno dei beniamini della tifoseria atalantina: Andrea Masiello. Il difensore toscano ha vestito la maglia nerazzurra per otto anni e mezzo, difendendo i colori atalantini in Italia e in Europa. Nella sua carriera all’ombra delle mura venete conta serate indimenticabili, come quelle di Europa League e Champions, ma anche la finale di Coppa Italia e le grandi prestazioni in campionato. Tanti i suoi sigilli con l’Atalanta, memorabili i gol con le milanesi, ma anche il tap in che valse il primo gol nerazzurro in una competizione europea dopo 26 anni. Da ricordare anche il salvataggio sulla linea contro il Napoli su Milik che valse poi tre punti fondamentali nella lotta per andare in Champions League. In questi suoi anni a Bergamo Masiello è diventato un vero idolo dei tifosi atalantini, un uomo passionale che per la maglia ha sempre dato tutto. Passiamo la palla direttamente a lui, il protagonista della nostra intervista.

Com’è stato giocare per l’Atalanta? “Giocare nell’Atalanta è stato un privilegio e una fortuna. Sono stati gli anni migliori della mia carriera, ho ottenuto risultati importantissimi, ho conosciuto persone fantastiche, che mi hanno aiutato a dare il meglio di me, sia come calciatore che come uomo. Giocare in quell’ambiente ti dà emozioni e carica. È un ricordo che porterò con me per sempre, con l’Atalanta ho passato comunque otto anni e mezzo, di grandi imprese e grandi emozioni. La Dea mi rimarrà sempre nel cuore. Ringrazio anche la famiglia Percassi e il mondo atalantino per avermi dato questa opportunità”.

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