SORISOLE – Diciamola al mondo intero citando il suo ex direttore sportivo-dirigente-guardalinee Antonio Stacchetti, che ha scelto di godersela da bordocampo: “Aldo Sciammetta era appassionato e generoso, era difficile dirgli di no. Sempre presente coi suoi consigli, le sue idee e il suo calore umano. Uno con cui ci si divertiva”. Tanti palloncini, gialloneri-Canero, granata-Petosino e azzurro-Sorisolese, come gli sguardi commossi di tutti, rivolti al cielo per onorare il caro amico, padre, genero e zio che vi dimora da un po’. In campo, ai Roccoli, nella domenica del ricordo, tutte le sue creature.

Se i figli Giuseppe e Francesco a pelo d’erba col cugino Giuseppe (figlio di Antonio, fratello di Aldo) e Grazia in tribuna con mamma Nadia e Giuseppe Gaglio, il suocero – “Da accompagnatore storico ho avuto ancora il riflesso di chiedere i documenti per le distinte…” – sono la famiglia di sangue, tutto il paese di residenza e d’adozione e dintorni che palpita per il pallone è la sua grande famiglia adottiva. Che ha scelto di piangerlo servendo col sorriso l’antipasto della finale mondiale. Legami fortissimi, al centro sportivo in cima alla rampa. L’assistman dell’ultimo rimorchio di Sonzogni, tanto per alimentare le speranze di pari e patta, Silvio Savarino, piazzato tra le linee in un modulo alla Loco Bielsa vanamente corretto dagli spiegoni di Luigi Tedoldi, ex portiere e vice del dedicatario del Memorial al primissimo atto. Quindi, Secondo Baggi ed Efrem Bonfanti, mancino malefico a giro dal limite da bomberissimo e co-fondatore della squadra di amici e transfughi del Ramera del presidente-idraulico Personeni insieme a Roberto Frigeni, altro mister tornato a sedersi sulla tolda di comando e tanto tignoso da contestare certe lacune tattiche ai suoi, anagraficamente più freschi.

Sciammetta-Baggi-Bonfanti-Frigeni, i Padri Fondatori del glorioso Canero che popolavano l’omonima via: “Facevamo le vacanze nella sua casa di Gioiosa Marea con le famiglie. Un viaggio interminabile, in auto, ma grazie ai piani ad alta voce di Aldo sulla nuova società ci sembrò una rimpatriata di mezzora”. Efrem, come del resto lo scopritore di Roberto Piccoli, il fil di ferro Alfio Fiorona, è l’attaccante dai numeri proibiti. A segno nel I Memorial del suo fraterno amico come i fratelli Radaelli, Roberto che la porge al rompighiaccio Brugnetti per poi approfittare del lancio di esterno sinistro di Simone Gotti sigillando su assist di Tassetti e Federico che insacca il tap-in dopo la traversa spaccata da fuori da Mattia Gotti, ne ha per tutti i gusti: “Per omologare il campo dell’oratorio di Almè, il primo del Canero, dovemmo stare lì a piazzare i picchetti”. “Una squadra durata dal 1998 al 2010, arrivando fino ai playoff nel 2007 con l’Olimpia che allora giocava sulla terra battuta – i ricordi di Tedoldi -. Una bella vagabonda passata anche dall’erba artificiale di Azzano e Valbrembo”. Aldo era l’amicizia coniugata alla passionaccia per quel pallone che rotola verso la meta strisciata di bianco, una metafora della vita, spesso dal senso sfuggente e dai falsi rimbalzi, vedi il 19 settembre scorso a Piazzatorre. Ma il sole sorisolese, nell’ideale saluto a chi ha riportato la truppa in Seconda, stavolta ha scaldato i cuori di chi si sente rappresentato dalla maglia numero 7 salita a ricevere il premio dei giusti troppo presto. E continuerà a farlo: “Organizzare questa sfida non è stato semplice, ma non rimarrà un atto unico – chiosa Beppe, il primogenito -. Ho in mente una 12 ore o un torneo a 7 a inviti, da proporre in estate. Il regalo più bello sono state le adesioni massicce di chiunque abbia condiviso con Aldo anche solo un piccolo tratto del cammino”.

Di Simone Fornoni

Canero/Virtus Oratorio Petosino – Sorisolese 2-4 (0-2)

CANERO-PETOSINO: Andrea Forcella; Davide Pasta, Manuel Battain, Giordano Chinelli; Federico Radaelli, Giuseppe Sciammetta, Francesco Sciammetta; Silvio Savarino (cap.); Davide Barcella, Gioacchino Vitali, Mattia Gotti. Subentrati: Alfio Fiorona (a), Lorenzo Di Lillo (c), Giorgio Sonzogni (c). All.: Luigi Tedoldi.

SORISOLESE: Simone Nessi; Thomas Lombardi, Nicholas Peuta, Marco Vailati, Simone Gotti (cap.); Filippo Casto, Kevin Rossi, Andrea Gamba; Roberto Radaelli, Pietro Brugnetti, Andrea Beretta. Subentrati: Efrem Bonfanti (a), Giuseppe Sciammetta II (p), Marco Bonacina (d), Thomas Tassetti (a), Secondo Baggi (c). All.: Roberto Frigeni.

Arbitro: Luigi Gotti.

RETI: 20′ pt Brugnetti (S), 21′ pt e 35’+1′ st R. Radaelli (S), 9′ st F. Radaelli (CVP), 10′ st Bonfanti (S), 30′ st Sonzogni (CVP).