Atalanta – Napoli 3-0 (0-0)
Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6,5; Benalouane 6,5, Stendardo 6, Yepes 6 (35′ pt Lucchini 7), Del Grosso 6; Raimondi 6,5, Migliaccio 6,5, Baselli 6 (13′ st Cigarini 6,5), Bonaventura 6,5; Moralez 7; Denis (cap.) 7,5 (40′ st Cazzola sv). A disp.: Sportiello, Frezzolini, Giorgi, Estigarribia, Brienza, Kone, De Luca, Nica. All.: Colantuono 7.
Napoli (4-2-3-1): Reina 5; Maggio (cap.) 6, Fernandez 5,5, Albiol 6, Réveillère 5,5 (31′ st Ghoulam sv); Dzemaili 4,5 (26′ st Jorginho 6), Inler 4,5; Callejon 5,5, Pandev 6, Mertens 6; Zapata 4,5 (13′ st Higuain). A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Britos, Bariti, Hamsik, Radosevic, Insigne. All.: Benitez 5.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6 (Stefani-Faverani, IV Manganelli; add. Orsato e Baracani).
Reti: 2′ e 20′ st Denis, 25′ st Moralez.
Note: pomeriggio uggioso, terreno in condizioni passabili. Spettatori paganti 3.930 (incasso 69.463, 80 euro), abbonati 8.573 (quota 114.569, 98 euro). Ammoniti Réveillère e Mertens (simulazione). Corner 1-6; recupero 4′ e 4′.

BERGAMO – Il doppiettista Denis si sveglia nella ripresa suonando la nona sinfonia, Maxi ci mette lo zampino e per l’Atalanta il ritorno all’ovvio, ovvero al successo tra le mura amiche (settimo su undici match) si trasforma in un insperato trionfo. Alla banda di Colantuono è bastato sprintare dopo un primo tempo noioso per distruggere un Napoli irriconoscibile e issarsi a quota 27 in classifica, ben 10 punti sopra il terzultimo posto.
Allo start i bergamaschi alternano fasi guardinghe da gatto sornione a prove d’innesco degli uomini in fascia, frenati dall’imprecisione nell’ultimo passaggio. In rare occasioni le contendenti tentano di dar fuoco alle polveri: all’8′ Maggio vanifica la sponda di Mertens sugli sviluppi di un angolo sparacchiando a lato dal vertice destro, a ruota Baselli riceve da Bonaventura e scocca il sinistro, ma la palla s’impenna. In mancanza di chances nitide a scaldare il clima ci pensano qualche botto di troppo dal settore ospiti e le proteste di casa di fronte a un paio di corner negati. Per fortuna Tagliavento non c’è e nessun penalty fantasma aleggia dalle parti di Consigli, anche perché in area l’undici di Benitez (Zapata è impalpabile) non mette piede fino al diagonale mancino in corsa di Mertens al 19′, ben imbeccato da Pandev e terminato quattro metri al di là del secondo palo. Un Denis inizialmente poco brillante si sacrifica per far salire i compagni, concedendo a Jack il lusso di qualche taglio: al 21′ il colpo di testa del talento marchigiano su cross di Maxi dall’out destro termina alto. In attesa dell’intervallo, l’unico colpo di scena è il cozzo terribile alla mezzora tra Consigli – in uscita volante sul piazzato di Mertens – e Yepes che costringe il primo a una vistosa fasciatura al capo e il colombiano a cedere il posto a Lucchini. Il destro a giro del belga 36′ è una telefonata di cortesia; nel recupero sul traversone dalla sinistra di Maxi spunta l’avambraccio malandrino di Inler, un rimpallo involontario che fa gridare la curva al rigore.
Al rientro dal tunnel l’unica variazione al copione è la scomparsa del turbante dalla fronte del portiere bergamasco, ma l’imprevedibile è dietro l’angolo: il Tanque toglie la ruggine dai cingoli, intercetta il disimpegno errato di Dzemaili ed esplode un destro dal limite su cui Reina s’impapera facendoselo sfilare sotto il corpaccione. Il Napoli sembra stracotto e al 6′ Bonaventura, servito da Moralez, trova un assist dal fondo: l’estremo iberico esce a vuoto, graziato però dal bomber argentino che intercetta la sfera con la mano nel tentativo di disturbare il rinvio di Albiol. Entrano nella mischia il convalescente Cigarini e il Pipita, ma i rischi per i nerazzurri hanno i nomi di Pandev (assist dalla destra) e Mertens, che al quarto d’ora solo soletto in area piccola manda fuori. Inizia un mini-assedio con il nuovo entrato a scaldare i guantoni i Consigli (18′) da dove ci vuole il prefisso, ma davanti ai Cola-boys si spalancano le autostrade e a breve arriva il bis personale del panzer rioplatense, che prima si vede rintuzzare la stoccata dalla difesa (allungo dal fondo di Maxi) per non dare scampo a Reina sul successivo rinvio svirgolato di Inler. Mertens e Consigli danno vita al caso da moviola (il contatto c’è, l’arbitro opta per la simulazione) sulla palombella di Callejon, poi le praterie si aprono di nuovo per il tris: lancio di Stendardo, sponda di testa del centravanti atalantino e quarto acuto stagionale sottomisura del Frasquito. Pandev vuole almeno salvare l’onore, ma nella domenica pomeriggio grigissima della terza forza del campionato trova i pugni di Consigli a dirgli di no al 38′. Ora, per rompere il tabù trasferta, c’è l’anticipo di sabato (ore 18) a Firenze.
Simone Fornoni

FOTO MORO

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