Conferenza stampa di Gian Piero Gasperini alla vigilia di Milan-Atalanta

La firma del contratto

“Per ripartire. Una nuova scommessa, una nuova situazione. Un’ avventura affascinante e mi auguro bella come la prima. Non sarà facile, ma a Bergamo sto benissimo e credo ci siano i presupposti per lavorare bene”

Il progetto stadio tra i motivi del rinnovo?

“Quando entreremo nel nuovo stadio sarà un momento straordinario per tutta la città e per la squadra, ma non ho pensato a questo. Io sono focalizzato su questa stagione che sarà molto impegnativa. Sono arrivati dieci giocatori nuovi e vanno inseriti in un contesto di squadra”

Che Milan ti aspetti?

“Il Milan è una squadra forte. Ha mantenuto l’organico della passata stagione e ha aggiunto un top come Higuain. Stanno vivendo un ottimo momento ma noi dobbiamo essere bravi ad affrontarli mettendo in campo il nostro credo e le nostre caratteristiche”

Esiste un “problema” gol?

“La A è sicuramente diversa dall’ Europa League. Abbiamo bisogno di trovare degli adattamenti diversi. Serve più fiducia e lucidità negli ultimi 16 metri. Abbiamo perso ragazzi abituati a fare gol, ma ne abbiamo altrettanti che sanno trovare la porta: io punto molto sul Papu. Dobbiamo trovare gli equilibri necessari per inserire al meglio Zapata e Pasalic, in attesa che anche Ilicic torni al 100%. Le sconfitte sono un campanello d’allarme, soprattutto a Ferrara dove loro hanno ampiamente meritato la vittoria. Soluzione? Tanta fiducia per trovare la nostra dimensione, senza fare voli pindarici.

Domani c’è più pressione per la prestazione o per il risultato?

“Il Milan è un metro di giudizio per valutare la nostra forza. Questi 90′ ci diranno come sappiamo affrontare le situazioni, gli imprevisti, e come riusciamo ad inserire i giocatori in modo migliore. Andiamo a Milano a cercare queste risposte, per ricostruire la squadra che in un anno e mezzo ha perso 8 titolari e ha 11 giocatori nuovi su 22.”

Quando rivedremo il Rigoni di Roma? e Barrow?

“Dobbiamo capire se è stato particolare il suo exploit nella Capitale o se lo sono state le due gare opache con Cagliari e SPAL. Quando arriva un giocatore dall’estero serve pazienza. Lui ha caratteristiche importanti e sa calciare bene. Ha spiccate doti offensive e davanti ne abbiamo un po troppi. Barrow è una certezza, anche se in questo momento sta trovando meno spazio rispetto a Zapata”

Il recupero di Ilicic

“Serve che recuperi al meglio. Siamo a metà settembre e di fatto non ha mai giocato. Si sta allenando e abbiamo bisogno assoluto di avere giocatori al meglio e lui il minutaggio deve acquisirlo giocando in campionato”

Il Milan sulle fasce è molto offensivo, in particolare Suso è una variabile tattica sulla quale i rossoneri puntano molto…

“Penso a Suso che ha questa caratteristica di partire largo a destra per rientrare sul mancino e trovo delle somiglianze con quello che fa Gomez. Al di là di come scenderà in campo il Milan, la nostra priorità è quella di giocare bene e di essere solidi.”

Questo è il miglior Gasperini della carriera?

“Io come tutti gli allenatori sono sempre in discussione, ma non ho la fissa di dover raggiungere un traguardo. Ho la volontà di ripartire, azzerando quanto è stato fatto in passato, consapevole che questa stagione sarà la più difficile. Ho la sensazione che ci sia da ricostruire, perchè quando cambi tanto c’è un conto da pagare, ma questa sensazione mi dà tanti stimoli”

Come sta la squadra dal punto di vista psicologico?

Abbiamo perso due partite ma non dobbiamo demoralizzarci. Bisogna guardare in faccia alla realtà e l’Europa era più facile difenderla che riconquistarla. Ora armiamoci di umiltà e ragioniamo partita per partita”

Eccessiva l’ esultanza di Petagna?

“Non mi è sembrata eccessiva. Chi fa gol deve festeggiare per i propri colori. Petagna per noi ha dato tutto e ha fatto un percorso straordinario. Non esultare è più una mancanza di rispetto verso i nuovi tifosi”

Mattia Maraglio & Michael Di Chiaro