Dopo 14 giocatori e vari membri di staff tecnico e sanitario, la zona rossa del calcio di serie A si colora della positività al Coronavirus anche del primo tesserato del Milan. Il figlio del contagiato illustre del sabato, il genitore. Paolo Maldini, manager dell’area tecnica rossonera, si è sottoposto a tampone dopo essere entrato in contatto con un ammalato e aver accusato sintomi, probabilmente già dall’8 marzo scorso quando non era in tribuna d’onore nel match col Genoa. Stessa sorte per il figlio Daniel, fresco esordiente (2 febbraio nell’1-1 con l’Hellas, dal 93′ per Castillejo) nel massimo campionato e quindicesimo affetto da Covid-19 a pelo d’erba nel salotto buono del pallone.

Ieri il Diavolo stesso ha fatto slittare la ripresa degli allenamenti, inizialmente prevista per lunedì 23 marzo, annunciando di voler rispettare la quarantena governativa delle attività non essenziali fino al 3 aprile. “Paolo e Daniel sono in buone condizioni e, dopo aver già trascorso oltre due settimane nella propria abitazione senza contatti esterni, come previsto dai protocolli medico sanitari prolungheranno la quarantena per i tempi necessari alla completa guarigione clinica”, recita la nota ufficiale del club circa le due positività odierne.