Un libro è come un figlio, in questo caso più simile al mio secondo, Ze, che vuole andare per il mondo mentre io lo abbraccio stringendolo forte al petto sempre e per sempre, nell’incredibile fatica di staccarmene. Quest’ultimo volume lo tormento da un mese e mezzo (Zeno invece da quindici anni). Concluso all’inizio di settembre, ho iniziato a pastrugnarlo quotidianamente, e gli cambiavo una foto e gliela toglievo e ne infilavo di soppiatto un’altra e un’altra ancora, e gli mettevo un capitolo e la sera stessa lo eliminavo perché era troppo pesantone, e mi piaceva una parola e il giorno dopo più e stavo a scervellarmi per trovarne un degno sinonimo. Sembravo pazzo…
Resta che “Mirabili vite”, il mio quinto libro da autore, il mio settimo da editore, è bello, bello come quando fuori piove, che si sta sotto le coperte a ridere e a piangere vedendo un film vecchio della Fox, bello come la città di Bergamo e la sua provincia, lo sfondo, che, col passare dei capitoli, diventa l’assoluto protagonista. Ho fatto anche il furbetto, nell’idea di vincere facile, insomma di tirare un calcio di rigore senza portiere perché ho raccontato le vite di persone importantissime per il nostro territorio, ma pure che mi vogliono un sacco bene. Sostanzialmente ho parlato di amici e parenti. Li cito: Paolo Agnelli, Egidio Capitanio, Marco Carretto, Vittorio Feltri, Luigi Foppa, Gabriele Magoni, Giuseppe Magoni, Roberto Mazzoleni, Ottone Mesti, Roberto Paratico e Roberto Regazzoni. Per via che sono più di tutto una pettegola di un certo livello e avevo bisogno di un po’ di materiale per le ormai imminenti cene natalizie in famiglia, ho intervistato mia mamma, la Vale, che amo. Me ne mancava uno per arrivare a trecentoventi pagine e ho scritto di Antonio Percassi, che qui da noi è il santo del dio pallone. Come poteva uscire una cosa brutta da gente tanto fica?
Ringraziando chi mi ha aiutato (Priscilla Bei, Anis Bara, Andrea Ghidotti e Matteo Beni) e ogni essere umano che ha tentato di starmi vicino in questo mio lungo periodo di assenza, soprattutto il mio gatto, Gionny, che non ha mai perso la speranza di tornare un giorno a chiacchierare con me dei suoi argomenti preferiti, il ribrezzo che ha per le crocchette e quanto la busta Vitello Kitekat sia la sola via felina alla felicità, due cose.
 
Il titolo del libro per intero è “Mirabili vite di uomini illustri e tutto su mia madre”, l’editore è “Bergamo & Sport”, il giornale di cui sono il direttore dall’ormai lontano anno 2009, il prezzo è 20 euro (spedizione compresa)
Faremo tre presentazioni aperte a tutti, ma, se lo volete già comprare, anche come regalo di Natale, con noi che facciamo per voi lo sbattimento di mandarvelo a casa, possiamo organizzarci nel seguente modo:
fate un bonifico di 20 euro a Bergamo & Sport Soc Coop (codice iban: IT61G0503411121000000010862),
mandateci copia del bonifico via mail (bergamosport@gmail.com) o via whatsapp (340 8605833) la foto che l’avete fatto,
il vostro nome, il vostro cognome e il vostro indirizzo, a questo punto uno di noi corre all’ufficio postale, ve lo spedisce e il gioco è fatto.
 
Matteo Bonfanti