Simpatia contagiosa, e una bellezza prorompente e accattivante, che rimanda all’icona delle modelle “coloured”, l’insuperabile Naomi Campbell. E proprio la bella Naomi, top-model degli Anni ’90 ribattezzata la “Venere Nera”, ritorna spesso e volentieri nell’intervista di Fatou Diop, astro nascente delle passerelle orobiche, chiamata a uno posto di prima fascia nel concorso “Miss Bergamo&Sport”. Tanta simpatia, e un pizzico di sana presunzione, sprizzano dalle parole di Fatou, ventenne trapiantata a Bergamo da circa 4 anni, che dopo aver salutato la terra natia ha spiccato il volo verso le passerelle, e i più alti traguardi della vita.
Allora Fatou, raccontaci qualcosa di te. Cosa fai nella vita? “Sono in Italia da quattro anni, e dopo aver frequentato i corsi di hostess, ho iniziato a lavorare come segretaria amministrativa. Le lingue e l’uso del computer richiedono però la necessaria competenza, e allora ho iniziato a frequentare altri corsi, questa volta indirizzati sulla lingua inglese e sull’informatica. Accanto a ciò, mi diletto nella moda, che per me è prima di tutto una passione, ma che non intendo affatto trascurare”.
Come mai l’idea di partecipare al concorso? E perché ti piace tanto la moda? “Ero appena arrivata in Italia, quando mi proposero di partecipare a “Miss Senegal”, nella fase riguardante Bergamo e provincia. Cominciai un po’ per caso, ma quel tentativo si concluse con la vittoria, e da lì mi son detta che quella era la mia strada, su cui proseguire a tutti i costi. Ora mi butto qua e là, tra una sfilata, un book fotografico, e qualche ruolo di ragazza-immagine, mentre Giacomo della Glam Entertainment mi ha inserito all’interno del concorso “Miss Bergamo&Sport”. Voglio diventare la nuova Naomi Campbell. Del resto, Naomi comincia ad avere una certa età, e ha bisogno di una sostituta all’altezza”.
Capitolo-vita privata. Sei fidanzata? “Lo ero, fino poco tempo fa, finché mi son decisa che devo pensare prima di tutto a me stessa, perché a vent’anni è ancora presto per l’amore. Per fortuna, è finita bene, e non ci sto soffrendo. Bado a me stessa e al mio avvenire, studiando la tipologia del mio uomo ideale. Lui deve essere rispettoso e comprensivo, bravo e simpatico. Bello? Bello no, perché i belli ti fanno soffrire. E poi di bella ci sono io (e ride, n.d.r.), che sono anche più bella di Naomi Campbell”.
Nikolas Semperboni