Semplicemente incredulo Marco Brembilla (nella foto sotto), attualmente alla Trevigliese ma ai tempi allenatore, oltre che compaesano, del compianto Davide Astori: “L’ho avuto al Ponte quando allenavo gli Esordienti Figc e posso dire di averlo visto crescere, come giovane calciatore, ma soprattutto come persona. I calciatori vanno e vengono, ma qui balla la caratura di uomo vero, che non ha mai perso i principi più cari alla sua grandissima famiglia. Penso a mamma e papà, ai fratelli, più grandi di lui, Marco e Bruno: è arrivato dove è arrivato, ma lui è rimasto quello di sempre, un ragazzo, e un uomo, dai comportamenti esemplari, mai fuori dal seminato. Ho appreso la notizia subito dopo l’allenamento di stamattina (domenica, n.d.r.) e ancora adesso faccio fatica a crederci. Era un bambino corretto, eccezionale, serio, e più è cresciuto e più ha mantenuto questa correttezza. Dopo gli Esordienti è passato direttamente ai Giovanissimi Regionali Fascia A, giocando con ragazzi più grandi di un anno agli ordini di Ruggero Baldon, e qui sono arrivate le sirene del Milan. Sembravano vicende di un’altra epoca, lontane anni luce da quel che accade nel calcio di oggi: Davide, così come la sua famiglia, aveva manifestato dello scetticismo sull’ipotesi di un passaggio al Milan e ci volle tutta la pazienza e la caparbietà del direttore di allora, Fabrizio Locatelli, per convincerlo ad accettare anche solo un provino. Provò, fu preso e, anche quando persistevano delle residue titubanze, lui divenne titolare, restando tale ovunque sia andato a giocare. Siamo a ricordare un ragazzo esemplare, dai valori chiari e insindacabili, che ci mancherà tantissimo”.
Nikolas Semperboni