Il calcio dilettantistico riparte senza Fabio Drago, ma da addetto ai lavori stimato ed esperto il tecnico di Borgo Santa Caterina non rinuncia a dire la sua. Con l’avvio dei campionati, vi proponiamo una rubrica che settimanalmente riporterà opinioni, scenari e pronostici, partendo dal match-clou che, di volta in volta, verrà individuato e analizzato dall’allenatore.
“Questo è un fine-settimana particolare, se non assurdo, per me, dato che dopo 38 anni consecutivi di calcio ho deciso di restare per la prima volta fermo. Il calcio mi manca, è innegabile, ma difendo la scelta di averlo lasciato da parte, perché ansia, preoccupazione e stanchezza, dirette conseguenze del Covid-19, sono ancora percepibili e di tanto in tanto tornano a presentare il conto. Ritengo giusto fermarmi per rispetto delle società: se vuoi dare il massimo, devi essere a posto mentalmente e fisicamente. E purtroppo, in questo momento, queste condizioni ancora non ci sono. Gli stessi rinvii occorsi nelle ultime ore (si pensi alla Serie D, ma anche al caso relativo a Monvico-Sporting Valentino Mazzola, in Prima categoria, n.d.r.) portano nell’attualità scottante la questione Covid, con tutti i dubbi e le incognite legati allo svolgimento dei campionati. Siamo in una fase in cui proviamo a restituirci una parvenza di normalità, tra scuola, lavoro e famiglia. Eppure è sotto gli occhi di tutti che i contagi sono tornati ad aumentare, anche perché non tutti rispettano le regole come dovrebbero. Con il cambio di stagione, ecco i primi mal di gola ed ecco le prime apprensioni, che investono tutti gli ambiti della società. Nel calcio, registriamo i primi rinvii e abbiamo visto come alcune società abbiano dovuto interrompere la loro preparazione, per far fronte a casi di positività o isolamento. Si è dibattuto molto sulle porte chiuse e aperte, ma il pubblico, a mio modo di vedere, è il problema minore. Semmai, dobbiamo ragionare su quel che avviene in campo; sugli spogliatoi che accolgono giocatori, allenatori e dirigenti; sui protocolli che non si rispecchiano nei dovuti controlli, prestandosi quindi a molteplici interpretazioni. Qualcuno ha preso sul serio sul problema e si è dato da fare, altri se ne sono infischiati. La Federazione ha già i suoi grattacapi, ma qualche controllo a sorpresa andrebbe fatto, soprattutto adesso che i contagi tornano ad aumentare. Se torniamo a chiudere tutto, come ai tempi del lockdown, sarebbe un dramma: per la scuola, per il lavoro, per le famiglie. I dubbi, allora, creano un po’ di malessere, inevitabilmente il grande attaccamento al calcio che ci caratterizza sta venendo meno.
Partita particolarmente importante, interessante per un duplice aspetto, diventa allora Bergamo Longuelo-Gavarnese. C’è sì l’aspetto tecnico, ma, restando in tema di Covid, di mezzo c’è una società, il Bergamo Longuelo, che attraverso il suo presidente si è impegnata particolarmente per porre in risalto dubbi ed incognite, mettendoci tutta l’applicazione del caso per rispettare i protocolli e per ribadire, non solo a parole, che con la salute non si scherza. Questo è un virus che non si conosce, io per primo non sono uscito del tutto dai problemi che questo ha comportato. E poi c’è Gambirasio, attaccante del Longuelo, che ha lasciato anzitempo per preservare il proprio lavoro ed evitare guai peggiori, a dimostrazione che in questo momento il calcio, per quanto piacere e passione infinita, non può essere tutto. La domanda che si sono fatti a Longuelo e che mi pongo anch’io, davanti a questa prima giornata è: quanto vale la pena? Quanto ai discorsi da calcio giocato, di fronte ci sono due squadre che mirano a un ruolo da protagoniste in Promozione, al fianco di Pradalunghese e Casazza. La Gavarnese viene da un successo facile e roboante sul Città di Dalmine dei giovani, ma il Longuelo ha buoni nomi e ha lavorato molto bene sul mercato, nonostante il vuoto creatosi con l’addio di Gambirasio. Rotini, proveniente dalla Vertovese, è senz’altro un valore aggiunto. Penso allora che sarà questa la partita di giornata, ma vedo leggermente favorito il Bergamo Longuelo, che può vantare più giocatori di esperienza: quindi, dico 1X.
Altra partita che tengo sottocchio e che vale da derby vero, pur senza esasperazioni, è Azzano-Fiorente Colognola. La Fiorente, mia ex squadra, ha cambiato molto, dallo staff tecnico all’organigramma, dato che anche Gibellini non c’è più. L’Azzano dal canto suo ha promosso cambiamenti solo su allenatore e staff. Rozzoni contro Baretti, sarà sfida nella sfida tra debuttanti in panchina e quindi resta da capire l’entusiasmo che c’hanno messo e la portata delle loro idee, in funzione della capacità di recepirle da parte del gruppo. Pronostico incerto, sulla bilancia ci sono, da una parte, gli sforzi importanti compiuti su difesa e centrocampo, e dall’altra la continuità, rispetto a quanto costruito con Castellani al timone, sia per i risultati che per la rosa. Pronostico incerto, dico: 1-2. Ma se devo fare un’ultima previsione, dico che quest’anno in Promozione saranno avvantaggiate le società che hanno cambiato il meno possibile”.
Fabio Drago
(ha collaborato Nikolas Semperboni)