“Un successo che pesa per il morale dopo la sconfitta col Vicenza. Venivamo entrambe da risultati negativi su campi pesanti, ma se andiamo più forte con la nostra tecnica di base non temiamo confronti”. Francesco Modesto, tecnico dell’Atalanta Under 23, è soddisfatto della vittoria seppur di misura: “Non mi aspettavo un simile ritmo di Panada e di altri appena arrivati dal primo minuto. Abbiamo rischiato su qualche spizzata da leggere meglio, ma la partita è stata giocata tecnicnamente benissimo e meritavamo più gol“.

Mendicino e Bonfanti sono spesso in prima squadra, ce li ha sott’occhio e sotto mano Gasperini che è una garanzia di crescita. Leonardo è un 2006 con grandi margini, è perfino troppo serio e poco spensierato per l’età che ha. Giocatori del genere vanno seguiti e migliorati: per ragioni anagrafiche magari mancano di malizia e furbizia”, prosegue.

“Sentire i tifosi è bello, Caravaggio è più distante ma spero che la gente ci venga anche perché ci sono tanti ragazzi bergamaschi in campo. Più sostegno ci farebbe piacere – rimarca l’allenatore crotonese -. Quando si prende gol i primi arrabbiati sono il portiere e i difensori. Ne abbiamo girati tantissimi, abbiamo usato anche Ceresoli da terzo di sinistra: chiunque metta, mi dà affidabilità. La continuità di lavoro di reparto in allenamento l’abbiamo trovata con Varnier. Ancora, sulle staffette davanti: “Il cambio Jimenez-Vlahovic era già scritto prima del gol. Diao è un cobra, sembra mezzo addormentato e poi quando si sveglia non lo prende nessuno. Bisogna essere bravi a leggerlo secondo i momenti”.

Sorseggia il bicchiere mezzo pieno Antonio Obbedio, direttore sportivo dell’AlbinoLeffe. “Siamo soddisfatti della prestazione, perché siamo in grossa difficoltà nella copertura dei ruoli cruciali da mesi. Sugli esterni non ci sono ricambi adeguati: abbiamo limitato una squadra importante dalla rosa infinita”, rimarca l’uomo-mercato bluceleste. “Ha paradossalmente fatto gol il giocatore avversario contenuto meglio ed è significativa che sia stata un’azione di forza: noi, a maggior ragione con tre impegni in una settimana e con giocatori cotti, al netto dei sei tuttora infortunati, di forza non ne abbiamo abbastanza – l’analisi del match -. Marietta è stato il migliore in campo in una partita di sofferenza, giocata con le unghie e coi denti: alla fine potevamo pareggiarla con un pizzico di fortuna in più. Potevamo far meglio nella qualità della scelta finale in 3-4 situazioni, ma più in mezzo al campo in ripartenza che davanti. Errori tecnici di controllo di palla sbagliato”.

Obbedio si sofferma sull’infermeria: “Difficile il recupero di Gusu per sabato, Marchetti ne avrà per un altro mese, Giorno forse con lo stesso tempo di recupero, per Carletti aspettiamo l’esito di una visita specialistica dopo i reiterati problemi ao tendini, per Genevier stagione finita come Toma. In questa situazione ci mancano forze fresche e pronte, ormai da ottobre – la chiosa -. Dobbiamo ricompattarci nonostante le difficoltà numeriche. Abbiamo 3 punti in più del girone d’andata, siamo in linea cogli obiettivi che si chiamano sempre salvezza”.