Se il destino, per adesso, leggi le voci sul possibile ritorno in Italia (Verona?) perché il Siviglia non saprebbe più che farsene, non lo (ri)mette sulla strada dell’Atalanta, il Papu Gomez ai Mondiali è incamminato in direzione ostinata e contraria a due atalantini. Sono l’ex compagno di squadra dei tempi d’oro Marten de Roon e l’altro olandese Teun Koopmeiners, un tempo ciascuno nell’ottavo di finale del prefestivo vittorioso (3-1) contro gli Stati Uniti, raggiunti dal nazionale argentino dopo il 2-1 della Selecciòn degli altri ex Scaloni e Romero a un’Australia dura a morire. Alle 20 di venerdì 9 dicembre, a Lusail, curiosamente in contemporanea col Trofeo Bortolotti dei nerazzurri contro l’Eintracht Francorte al Gewiss Stadium di Bergamo, lo scontro fratricida.

L’Argentina ha schierato il diez un tempo idolo dei tifosi di casa nostra nel tridente col falso nueve Lionel Messi e Julian Alvarez del Manchester City. Dal volto noto un tiraccio altissimo al 17′ del primo tempo e un’uscita precoce dal campo al 5′ della ripresa per lasciare spazio a Lisandro Martinez, ex avversario in Champions in maglia Ajax. I partner d’attacco l’hanno messa entrambi: la Pulga chiudendo di sinistro nella cruna d’ago la combinazione con sponda di piede McAllister-Otamendi, l’altro sfruttando un regalo del portiere Ryan al 22′ della seconda metà. L’autorete di Enzo Fernandez al 77′ su tiro senza pretese e diretto fuori specchio da Goodwin non ha avuto un seguito, perché una ventina di lancette più tardi Damian Martinez afferra in due tempi l’ultimo spunto di Kuol. Lunedì 5 gli altri due ottavi in abbinata nell’eliminatoria successiva: ai quarti le vincenti di Giappone-Croazia con Mario Pasalic in corsa e Brasile-Corea del Sud. E in linea puramente teorica, passassero tutti a tre, semifinale tutta bergamasca…