Primavera 1, 6a giornata – Budrio, Stadio “Pietro Zucchini” – venerdì 26 settembre (16.30)
Bologna Under 20 – Atalanta Under 20 1-2 (1-0)
BOLOGNA (4-3-3): Happonen 6,5; Nesi 5,5, Francioli 6,5 (32′ st Jaber 5,5), Tomasevic 6, Papazov 6,5; Toroc 6,5, Nordvall 6, Lai (cap.) 6,5; Bousnina 6 (17′ st Jaku 5,5), Armanini 7 (27′ st Puukko 6), Ferrari 7 (32′ st Tonin sv). A disp.: Franceschelli, Briguglio, Krasniqi, Zonta, Labedzki, Negri, Sadiku. All.: Stefano Morrone 6.
ATALANTA (3-4-2-1): E. Zanchi 7; Parmiggiani 6, Maffessoli 7, Ramaj (cap.) 7; Arrigoni 6, Mencaraglia 7, Gerard Ruiz 6 (30′ st S. Mouisse 7,5), Aliprandi 6 (1′ st Pedretti 7); Artesani 6,5 (29′ st Galafassi 6,5), Bono 6 (1′ st Mungari 7); Cakolli 5 (1′ st Baldo 7,5). A disp.: Anelli, Baldo, Rinaldi, Bilać, Belli, Michieletto, G. Percassi. All.: Giovanni Bosi 7.
Arbitro: D’Eusanio di Faenza 6,5 (Veli e Palermo di Pisa).
RETI: 40′ pt rig. Ferrari, 40′ st S. Mouisse (A), 45′ st rig. Baldo (A).
Note: ammoniti Brousnina per gioco scorretto e Baldo per esultanza scomposta. Atalanta in 10 dal 2’45” di recupero per infortunio di Mungari a cambi esauriti. Tiri totali 15-14, nello specchio 4-5, parati 3-3, respinti/deviati 7-3. Corner 3-2, recupero 2′ e 5′.
Budrio (Bologna) – Tutto in una manita di lancette alle soglie del recupero, nella partita più pazza del mondo. Ed è secondo posto provvisorio dietro il Genoa. Lo svantaggio della Primavera dell’Atalanta, in casa del Bologna (che attacca spostando Lai tra le linee), è di rigore nel finale della prima frazione. Lo è anche la pazzesca rimonta firmata Baldo a ruota di Samir Mouisse, che dopo averla sfiorata appoggiato dal match winner di lì a poco sfrutta il la di Mencaraglia e la seconda volta la pareggia nell’angolino. Nordvall, poi, ha la cattiva idea di far carambolare su Pedretti la palla bassa di Ramaj per poi fermarla di mano: il centravanti di riserva manda Happonen alla sua destra piazzando la sfera dall’altra parte. Non si vinceva dal 4-1 a grandine, in tutti i sensi, col Torino il 29 agosto a Zingonia, a ruota del colpaccio di Roma; in seguito due pareggi per 3-3 col Frosinone e a occhiali con l’Inter in casa dopo l’esordio caravaggino sul 2-2 col Verona.
Una partita cominciata bene per la Baby Dea, però in remissione nella seconda parte del primo tempo. Il rimpallo con Nesi proietta Bono al taglio dal centro con esterno destro troppo debole e poco angolato entro 2′, senza che l’arbitro sanzioni il piede contro piede su di lui di Francioli al 13′ dietro invito centrale di Artesani. Quest’ultimo lungo una delle ripartenze iniziali col quarto d’ora alle viste serve sulla corsa Mencaraglia che alza la mira prima del limite defilato verso destra, mentre poco più tardi lo imita con più potenza anche Ramaj di seconda dal vertice sinistro in scia alla palla dentro di Arrigoni dall’altra parte. La replica a scoppio ritardato dei felsinei inaugura la serie che potrebbe essere fatale, se non fosse per il colpo di reni di Edoardo Zanchi sul mancino da 25 metri di Armanini servito dal suo regista e per il muro eretto da Maffessoli al tentativo di Papazov in coda al primo corner. Stesso esito per Ferrari nell’azione in verticale di Toroc entro la coppia cronometrica, mentre Cakolli non controlla la combinazione Artesani-Mencaraglia.
Se a una dozzina abbondante dall’intervallo Armanini pesta Zanchi in uscita bassa, al 36′ i Morrone-boys sfiorano ancora il vantaggio con Ferrari, fermato dalla sbracciata alta del portiere nerazzurro su input del suo capitano, che poi sbaglia mira di mancino da posizione centrale sullo scarico del centravanti. Poi, il patatrac col contatto lieve di Ramaj su Lai per lo spiazzante ferrariano dal dischetto lungo l’azione proprio del bolognese con la fascia al braccio completata dallo scarico di Armanini per la palla dentro dell’accentrato Papazov. L’apripista, a giro, dopo una discesa non l’abbassa nel sette opposto (43′).
A un tris dalla pausa lo scaricante principe di casa s’incaponisce nel cambio di lato e nella conclusione alle stelle, ma nella ripresa è tutta un’altra storia coi tre cambi atalantini a ravvivare la manovra virando al 4-2-3-1 con l’arretrato Arrigoni e l’allargato Ramaj terzini. Al 19′, dopo una difficoltosa respinta del portiere locale sul traversone del capitano ospite, l’esordiente in categoria classe 2008 Mattia Pedretti (ex Brescia, pescato quindicenne, trequartista) trova la muraglia sullo scarico di Baldo da rimessa, mentre al 24′ Baldo lungo l’azione in verticale si gira e se la sposta sul destro davanti al dischetto mettendo di pochissimo a lato in mischia. Mencaraglia, prima di darla all’ex Villa Valle per il temporaneo 1-1, la tocca piano e Pedretti alza due volte in coda a uno schema e su azione; Zanchi, invece, deve volare per deviare in angolo la botta dalla distanza di Toroc al 37′ per tenere il minimo scarto.
Finale incredibile, col biliardista fratello d’arte che ciancica pure l’attrezzo senza comunque il bisogno della deviazione sul secondo palo (lambito all’interno) di Mungari, che nemmeno due corsette d’orologio più tardi manca il ribaltamento dalla lunetta. Baldo trova un penultimo ostacolo, quindi la carambola della freccia per il sorpasso. 12 punti in 6 giornate: martedì prossimo c’è il Bruges a Caravaggio in Youth League e sabato il Parma a Collecchio (15). SF


venerdì 26 Settembre 2025
