Cagliari – Atalanta 0-1 (0-1)
CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno 6,5; Walukiewicz 5,5, Pisacane 6,5 (30′ st Klavan 6,5), Carboni 5; Ionita 5,5 (22′ st Faragò 6), Nandez 6,5, Rog 6,5, Lykogiannis 6 (21′ st Mattiello 6); Nainggolan (cap.) 6,5 (22′ st Birsa 6,5); Simeone 6,5 (30′ st Ragaztu 6), Joao Pedro 6. A disp.: 1 Rafael, 34 Ciocci, 16 Boccia, 8 Cigarini, 35 Ladinetti, 9 Paloschi, 37 Gagliano. All.: Zenga 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello sv; Sutalo 6,5 (38′ st Toloi sv), Caldara 6,5, Palomino 6; Hateboer 6 (29′ st Gosens 6), Tameze 6,5, De Roon (cap.) 7, Castagne 6; Malinovskyi 6,5 (15′ st Gomez 6), Pasalic 6,5 (15′ st Ilicic 5,5); Muriel 7 (16′ st D. Zapata ). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 19 Djimsiti, 7 Czyborra, 22 Bellanova, 11 Freuler, 90 Colley. All.: Gasperini 6,5.
Arbitro: La Penna di Roma-1 6 (Cecconi di Empoli, Imperiale di Genova; IV Dionisi di L’Aquila. Var Mariani di Aprilia, AVar Giallatini di Roma-2).
RETE: 27′ pt rig. Muriel (A).
Note: consegnata dal Cagliari all’Atalanta la maglia del Centenario per ricordare le vittime del Covid-19 (“Uniti nel ricordo – Una terra, un popolo, una squadra”: grafica ad hoc e due giocatori con la maglia numero 20). Ammoniti Carboni, Pisacane, Palomino, Nandez e Hateboer per gioco scorretto. Espulso Carboni al 26′ pt per fallo su chiara occasione da gol. Occasioni 6-23, nello specchio -9, parate/respinte 1-12, legni -2. Var: 1. Corner 5-4, recupero 1′ e 3′.

Cagliari – A Cagliari la vittoria è di rigore, tra l’altro in superiorità numerica per 68 minuti, ma è anche la decima consecutiva (ottava in A, quattro nuovi record cogli 83 gol in campionato e i 100 totali) e vale a portarsi a meno 1 dall’Inter terza. Anche a meno 5 dalla Lazio seconda: dettagli. L’Atalanta del maxi turnover, alla Sardegna Arena lascia fuori il quartetto d’intoccabili a pieno ritmo nel poker dalla ripresa (Gollini, Freuler, Gomez e Zapata) concedendo la prima da titolare alla strana coppia Sutalo-Tameze, non brilla e soffre nel finale, ma è un buon allenamento in vista del duo di sfide Samp-Juve tra mercoledì e sabato prossimi.
Apre le danze Malinovskyi (al rientro dalla squalifica) al 6′, su punizione per fallo di Carboni ai danni del croato: in bocca a Cragno. Tris di lancetta e fotocopia (Rog atterra l’ucraino), meno decentrata a destra, per il mancinone stavolta verso il secondo palo che costringe al tuffo il portiere di casa, reattivo anche sul tap-in di Castagne. Altre tre corsette e Caldara rinvia in schiacciata di fronte un lancio lungo sui piedi di Nainggolan, che innesca il destro a giro entro i ventri metri di Simeone: il Var sgama il dorso della mano destra del Cholito dopo il tocco del perno di Scanzo e La Penna tira una riga sopra il vantaggio sardo. Si gioca sui multipli del secondo dispari, quando Mattia si riscatta chiudendo la combinazione tra i due rossoblù di punta con passaggio di tacco di Joao Pedro. Manca il regista e si sente. Pasalic prova comunque a servire a rimorchio il compagno di trequarti (20′, stoppato da Carboni) per poi non riuscire a girare nel sacco in gioco aereo il favore a piedi invertiti (21′). Botta e risposta al 23′, tra Muriel (regalo di Ionita) che di mancino centra il palo in diagonale e Simeone che allarga il proprio sul ribaltamento. La svolta piove sotto il sole di Casteddu al 26′, quando Carboni spinge Malinovskyi da dietro sulla sventagliata dalle retrovie di De Roon: rosso e penalty, che Muriel insacca spiazzando l’estremo locale. Bis personale sfiorato al 32′ con la botta alta sulla triangolazione lunga con Pasalic, che gli fa la sponda dal dischetto.
Il belga altrui arretra a protezione della difesa; il break dalla lunga di Lykogiannis (36′) da rimessa si spegne a lato e il colpo di testa di Castagne a incocciare la scodellata ancora di Ruslan rimbalza davanti al secondo legno impennandosi. Prima dell’intervallo, spazio per la mini svettata centrale del Ronaldito (39′) su cross del 2000 ex Osijek, lo schema da corner a cinque dalla pausa Muriel-torre di Pasalic-Malinovskyi sfociato in un campanile in stile parrocchiale e, sulla traiettoria dalla bandierina destra del centravanti, la doppia sbucciata by Castagne (dal limite) e Palomino di esterno davanti all’area piccola. La ripresa si apre (4′) col legno numero 2, stavolta di Hateboer, che prende l’ascensore ma anche la base della porta sul gioco da quinto a quinto con Castagne. Niente tregua. Tameze (6′) apre il corridoio a un Malinovskyi che conclude sfinito di punta, Pasalic (8′) alza il sinistro sempre su imbeccata del prestito nizzardo (nel mezzo, al 17′, Palomino stende Radja: diffidato, salta la Samp mercoledì) e gli Zenga-boys non vanno oltre angoli e punizioni dalla trequarti. Entrano i Tre Tenori, ma a concludere (alle stelle) è Joao Pedro, da fuori alla mezzora e schiacciato a destra sul ritorno di Palomino (32′) al culmine del contropiede di Rog. Mica finisce qui. A dieci dal 90′ Gosens riceve da Duvan e gira senza angolare, a 7′ Caldara di testa non inquadra lo specchio sulla scucchiata del Papu da calcio franco, a 5′ Cragno sbarra la strada a Ilicic sul velo di Zapata che poi sbatte su Klavan, a 4′ Ragatzu al volo senza incrociare su lancio di Birsa e la rasoiata non pericolosa dello sloveno in combinazione coll’argentino, al 1′ di recupero Caldara di tacco salva in corner sull’incursione da destra di Nandez.
Simone Fornoni