“Momenti come questi andrebbero condivisi coi tifosi, che avendo sempre sostenuto la squadra anche in anni dove gli obiettivi erano un po’ meno ambiziosi meritano di essere qui. E io sono contento di vestire la maglia dell’Atalanta: siamo tra quelli che giocano meglio al calcio”. Luis Muriel, il giorno prima la supersfida col Real Madrid, dedica accorate parole ai sostenitori che dall’inizio della pandemia sono confinati davanti al televisore: “Dover giocare a porte chiuse ci toglie tantissimo. Per il pubblico di Bergamo non poter assistere a questi grandi eventi nel nostro stadio, vedi Ajax e Liverpool in precedenza, è una grande delusione”.

Il capocannoniere nerazzurro ultimamente (9 di fila a segno da titolare, record societario) sembra toccato dal Dio del pallone: “La sto vivendo con molta allegria, cercando di godermi sempre quello che faccio. Giocare contro una squadra del genere è prestigioso: il modo migliore per affrontarla è mettere in campo il meglio di noi stessi. Ricordo di averla battuta 3-2 in casa a Siviglia (9 maggio 2018, assist per l’1-0 di Ben Yedder, NdR): quando si dà tutto e si crede nelle proprie doti, si può vincere contro chiunque. Giocando come sappiamo, possiamo competere ai massimi livelli”.

El Ronaldito non nasconde di voler reclamare spazio per i propri estri, oltre ogni disegno tattico: “Titolare o negli ultimi 20 minuti, io cerco sempre di essere felice di me stesso e di dare tutto. Il mister non mi e non ci ha mai obbligato a fare una cosa soltanto. Siamo anche liberi di prendere le nostre decisioni e di fare le nostre giocate – sottolinea -. Cerchiamo di aprire le partite col nostro gioco, ma se c’è la possibilità ci saranno anche iniziative individuali. Nella mia carriera ho fatto tanti assist, 5-6 a stagione almeno, non solo Ben Yedder a Siviglia proprio col Real o con Zapata domenica scorsa contro il Napoli. Se gioco davanti a due posso dare palloni utili: nel modo in cui giochiamo noi arrivano sempre tanti giocatori in area di rigore, è una nostra forza”.
Simone Fornoni