Rafael Toloi e Robin Gosens, per la seconda volta di fila, non vedono nemmeno la panchina e viene spontaneo chiedersi per quale motivi i rispettivi ct Roberto Mancini e Joachim Loew li abbiano voluti con sé, anche per la contrattura del secondo. Tra i nazionali dell’Atalanta, la domenica sera, nelle qualificazioni ai Mondiali del 2022 in Qatar hanno giocato soltanto in tre, di cui due dallo start: Ruslan Malinovskyi, Remo Freuler e un Matteo Pessina sempre ridotto al garbage time in azzurro.

La notizia è che sia Ucraina (ct Andriy Shevchenko) che Svizzera (Vladimir Petkovic) hanno adottato il 3-4-1-2 di Gian Piero Gasperini con due atalantini in campo, rispettivamente tra le linee e in mediana. Per il Colonnello, ispiratore del rompighiaccio dei suoi, troppi errori e 1-1 finale a Kiev (Gruppo D) contro la Finlandia. Schierato dietro le punte Zubkov (sostituito da Marlos dello Shakhtar al 13′ della ripresa) e Yaremchuk (idem, Junior Moraes, 22′), il secondo gli innesca il mancino da fuori al 16′ parato da Joronen e il primo al 23′ viene accarezzato dal suo cross mancando il vantaggio di testa. A un paio di lancette dall’intervallo, il tiro da centro area suggeritogli da Karavaev che trova la smorzata di Kauko. Al rientro dal tunnel la punizione diretta al 3′ e al raddoppio cronometrico da fuori nuovamente sul servizio del precedente assistman; alla mezzora eccolo sbucare invano di testa.

Merito anche di Ruslan, comunque, l’1-0 (80′) di Moraes (che allo scadere non si ripeterà proprio sul la del nerazzurro), in spaccata sulla palla da destra dell’onnipresente Karavaev ispirato proprio dal numero 8 (in nazionale, nel club c’è l’1 davanti) in arrivo da Zingonia. I gialloblù rischiano sul palo in elevazione di Arajuuri. Un match rovinato da rigore ed espulsione di Mykolenko su Pukki lanciato in porta a causa del suo liscio: dal dischetto il finnico non fallisce l’1-1 a tiro del novantesimo. Per Freuler, invece, 66 minuti prima della staffetta con Zakaria in Svizzera-Lituania (C) a San Gallo iniziata con una ventina di minuti di ritardo per l’altezza eccessiva della traversa di una delle due porte (sostituita in toto). Al 2′ il match winner Shaqiri sfrutta col diagonale destro il la di Embolo, mentre il made in Bergamo del Canton Glarona, mediano a due col solito mancinone Granit Xhaka, si vede respingere la botta al 22′ per poi suggerire il possibile raddoppio sprecato da Seferovic (27′) con fotocopia al ventesimo del secondo tempo.

Non sfiorano nemmeno la panca, vedi premessa, il laterale mancino nell’1-0 della Germania (J; basso a sinistra gioca ancora Emre Can) in Romania (16′ Gnabry, palla di Havertz) l’italobrasiliano a Sofia nel 2-0 dell’Italia alla Bulgaria (Gruppo C), mentre il brianzolo subentra a Verratti al 43′ della ripresa. Il Gallo Belotti (43′) apre lo score dopo essersi furbescamente procurato il rigore in asse con Insigne per l’ancata di Dimov che ne segue ingenuamente il movimento verso l’esterno. Nella seconda metà il battistrada spreca sul palo il suggerimento di Verratti da calcio franco (uscita a vuoto di Plamen Iliev) al 27′, a una decina cronometrica 2-0 a giro di Locatelli (37′) col pescarese a imbeccarlo.