Atalanta – Ascoli 3-1 (2-1)
ATALANTA (4-3-3): Dajcar 6; Ghislandi 6,5, Berto 5,5 (1′ st Cittadini 6), Scalvini 6, Ruggeri 6; Gyabuaa 7 (42′ st Oliveri sv) Zuccon 6 (33′ st Giovane 6), Sidibe 7; Kobacki 6,5, Italeng 7 (43′ st De Nipoti sv), Vorlicky 7,5 (27′ st Ghisleni 6). A disp.: Sassi, Scanagatta, Hecko, G. Renault, Grassi, Cortinovis. All.: Massimo Brambilla 6.
ASCOLI (4-3-2-1): Bolletta 6; Pulsoni 5,5, Markovic 6, Alagna (cap.) 6, D’Ainzara 5,5 (21′ st Luongo 5,5); Franzolini 6 (13′ st Ceccarelli 6), Olivieri 6,5, Colistra 6,5 (30′ st Marucci 5,5); D’Agostino 7, Lisi 6 (30′ st Mangini); Ibrahimi 5,5 (30′ st Palazzino sv). A disp.: Raffaelli, Gurini, Suliani, Re, Riccardi, Cudjoe. All.: Simone Seccardini 6.
Arbitro: Sfira di Pordenone 5,5 (Miniutti di Maniago, Ceolin di Treviso).
RETI: 24′ pt D’Agostino (AP), 43′ pt Sidibe (A), 47′ pt Italeng (A), 19′ st Vorlicky (A).
Note: ammonito Olivieri per gioco scorretto. Tiri totali 16-5, nello specchio 7-3, respinti 4-2, parati 5-2. Corner 11-3, recupero 2′ e 3′.

ZingoniaSidibe-Italeng per ribaltarla nel primo tempo, Vorlicky per chiuderla prima di abbattersi al suolo tentando un passaggio per uscire zoppicando sull’arto sinistro. La multinazionale chiamata Atalanta Primavera, che teme per la salute del suo uomo più, quello che ricama le trame più armoniose sullo spartito verde, pesca in Africa, Costa d’Avorio e Camerun, e nell’Europa redenta, Repubblica Ceca, per avere la meglio in rimonta di un Ascoli (2 pari fino ad adesso) più rognoso del previsto, alle soglie della chiusura del girone d’andata sabato all’una in casa dell’Inter. Un ritorno al bottino pieno dopo il paio di ko con Spal e Genoa che consente di avanzare a 21 punti guardando ai playoff.
Un sinistro respinto (2′) e un angolo di D’Agostino (5′) smanacciato più la telefonata di Alagna (7′) da rimessa laterale sono gli ostacoletti da saltare in avvio contro la neopromossa cenerentola del campionato elite, mentre i nerazzurrini si danno la sveglia un paio di volte intorno al decimo. Markovic s’immola su Italeng, giratosi sul la di Kobacki, e sul corner successivo la difesa picena va in Bolletta per l’incursione crossata di Vorlicky, con Franzolini a fare da stopper sul tap-in di Sidibe. Un giretto di lancetta e il centravanti camerunense alza troppo la fronte sul servizio dal fondo di Ruggeri, ripetendo la sagra del mirino ai pali della recinzione a tiro del quarto d’ora cercando un improbabile destro da posizione defilatissima. Se non altro è la seconda spia accesa sull’intesa col polacco al suo lato. Al 22′ alla catena di destra, raccogliendo la palla del precedente, s’aggiunge l’allargatissimo Gyabuaa che centra per Scalvini, anticipato da Alagna. L’inopinato svantaggio è un lancio di esterno dalla sua metà campo di Olivieri, appoggiato all’indietro da sinistra da Colistra, che taglia fuori la difesa consentendo al mancino D’Agostino di spostarsela sul destro per battezzare l’angolino davanti al dischetto. Tris cronometrico e in gioco aereo ci prova pure la mezzala invoriana con un bel taglio sullo scavino della sua ala destra, ma la porta è più giù. Oltre la mezzora il retropassaggio-bomba del centrale destro slavo (che usa il piede debole) costringe il suo portiere a salvare in scivolata sulla linea, quindi un traccheggiamento lunghetto fino al sospirato pari a una cinquina dall’intervallo, quando il genietto dal 10 sulla schiena da destra ha tutto il tempo di scambiare col terzino-capitano su schema dalla bandierina per accarezzare l’incornata di Alassane. E in pieno recupero, al secondo tiro in porta, la rovesciata da terra del centravanti davanti all’area piccola a correzione del traversone euclideo del 2001 che ha recentemente esordito al piano di sopra contro il Crotone.
Nella ripresa entro il poker Kobacki e Italeng sbattono contro Alagna e Pulsoni nel tentativo in acrobazia di imbustare la pratica sul pallone dall’out dell’ex Parma. Altra mega pausa, da cui sbuca Ibrahimi da quasi una trentina di metri senza che il portiere sloveno debba scomporsi (16′), ma guai a svegliare il can che dorme, nella fattispecie il moravo che s’accentra, inventa l’uno-due a suon di sterzate sul sinistro con Kobacki e la piazza a pelo d’erba sul primo palo. Il fantasista ci ritenta di lì a poco, Bolletta in due tempi. Oltre metà frazione la combinazione dell’attaccante destro con l’ivoriano e l’italo-ghanese sfocia nella bottarella dritta per dritta, poi il crac del protagonista, che ha già un crociato all’attivo. Da registrare il sinistro ben sopra il montante di Zuccon (29′), quello del battistrada atalantino (che al 35′ ci mette il campanile in svettata quasi dal limite) a rimorchio di Zuccon (32′) tra le braccia dell’estremo avversario, l’appoggio in offside dell’ex clivense (38′) sul duetto con Kobacki, Gyabuaa alle stelle su apertura del bomber e sul favore di ritorno in imbucata il diagonale ciabattato (41′), 5, 4 e 3 in regular season per chi ha segnato oggi nel lunch match di mezzodì, ma ora c’è una grana che potrebbe pesare come il piombo sull’annata spaccata a metà in autunno dal virus.
Simone Fornoni