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Atalanta – Virtus Bergamo 4-1 (2-0)  
ATALANTA (4-3-3): Bassi (20′ st Sportiello); Masiello (1′ st Toloi), Stendardo (1′ st Paletta), Cherubin, Brivio; Gagliardini (15′ st de Roon), Migliaccio (k, 1′ st Cigarini), Freuler (30′ st Mazzocchi); D’Alessandro (24′ st Tulissi), Borriello (12′ st Napol), Gomez (1′ st Raimondi). A disp.: Taliento, Diamanti. All.: Reja.
VIRTUS (5-3-2): Bacuzzi (23′ st Gritti); Acka (23′ st Tasca), Sberna, Meregalli (1′ st Altare), Deri (19′ st Colombi), Seck (1′ st Acerbis); Radaelli (1′ st Zanola), Baldrighi (12′ st Lanza), Lemma (1′ st Mister); Germani (k, 1′ st Amodeo), Bosio (12′ st Carobbio). All.: Madonna.
Arbitro: Lussana di Bergamo (Rota e Natali).
RETI: 31′ pt Borriello (A), 34′ pt Gomez (A), 11′ st Amodeo (V), 14′ st rig. Raimondi (A), 29′ st Freuler (A).
Note: spettatori 450. Osservato un minuto di silenzio per le vittime di Bruxelles. Corner 5-1. Disputati due tempi da 40′.

Zingonia – 4-1, ma dopo una lotta serrata e una prova frizzante. La Virtus Bergamo, che insegue la salvezza diretta nel suo girone di serie D, nell’uovo di Pasqua trova una corroborante amichevole alla vigilia in casa di un’Atalanta rimaneggiata ma non troppo. Le assenze si contano sui due fronti, ma per la big riguardano soprattutto panchinari più o meno fissi: Ravot, Vitali, Franzoso, Morosini, Tognassi e Pantaleo da parte seriana – presenti invece gli Esordienti C come raccattapalle – più Conti, Djimsiti, Dramé, Gakpé, Kurtic, Monachello, Pinilla, Radunovic (i nazionali) e gli infortunati Carmona e Bellini (Diamanti non è entrato per i postumi al vasto mediale) per i nerazzurri.
Il primo acuto di Gomez (11′) viene stoppato in angolo da Bacuzzi e i bianconeri si limitano a giocare di rimessa tenendo la squadra corta. Un paio di inserimenti a vuoto di Freuler precedono l’uno-due Papu-Borriello dopo la mezzora: il centravanti insacca di testa in tuffo su cross dell’argentino, che poi raddoppia da centro area chiudendo un triangolo con il rompighiaccio di giornata. Nella ripresa Freuler (3′) manca il tris a volo d’angelo incrociando l’ammollo di Raimondi, preludio ai fuochi d’artificio in cui Amodeo riapre il match (palla d’oro di Acka), Raimondi lo chiude dal dischetto (fallo di Altare su D’Alessandro) e lo svizzero lo sigilla girando nel sacco il traversone mancino di Tulissi corretto dalla sponda di Raimondi.

Simone Fornoni