Nembro – Intanto il numero dei tesserati: un esercito di trecento anime. Poi la filosofia che ci sta dietro: un progetto di inclusività totale, unico nella Bergamasca e forse in Italia, che in questo 2023-2024 farà giocare nel proprio stadio cinquantasei atleti diversamente abili, come ci racconta l’eterno ragazzo che abbiamo di fronte, Davide Zenoni, che, chi scrive, ha sfidato mille volte al campo di Orio, ammirandolo per la sua classe, ma anche per la voglia di non mollare mai e per il sorriso sulle labbra. Alziamo quindi il sipario sulla Nembrese 1913, una delle realtà in ascesa del calcio nella nostra provincia, tra i pochissimi club gemellati con l’Atalanta.
La recente storia è questa: nella primavera del 2022, si avvicinano alla gloriosa società della media Val Seriana i ragazzi dell’Academy, club che, sempre a Nembro, sta portando avanti una serie di progetti molto interessanti su due filoni, quello, appunto, dell’inclusività, e il costante lavoro sulla preparazione calcistica delle nuove leve. Le due parti decidono che è venuto il momento di unire le forze, partendo da zero con la prima squadra, rinunciando così alla Seconda categoria, per essere ai nastri di partenza in Terza. E’ subito un successo, l’annata è di quelle da ricordare, col girone B dominato in lungo e in largo e la promozione al primo colpo. Nuova la filosofia, in campo spazio ai ragazzi del paese, quelli cresciuti al Saletti, e nuova l’organizzazione, con professionisti del settore che non lasciano mai nulla al caso. Parliamo, ad esempio, del già citato Davide Zenoni, responsabile del marketing e del rapporto con le istituzioni, o del direttore generale Gianmario Lesmo, da dieci anni impegnato in prima linea perché il pallone sia un divertimento per tutti, anche e soprattutto per i ragazzi che hanno disabilità fisiche o psichiche, o, ancora, di Gabriele Birolini, figlio dell’ex presidente Pietro, ragazzo dalla passione immensa e dalle incredibili capacità organizzative. Mas que un club, una grande famiglia, capitanata da Giuseppe Amico, un valore aggiunto, persona dalle assolute competenze, che ha dato e dà grande entusiasmo a tutto l’entourage.
La capacità attrattiva è forte perché la Nembrese 2.0 riesce ad essere un felice approdo per tutti nonostante l’impostazione da società professionistica. A riprova chi si è messo in prima persona nel progetto seriano: un allenatore tra i più bravi e i tra più preparati dell’ultima generazione, Filippo Carobbio, che in claret&blue divide il ruolo di direttore tecnico con Luca Beltrami, altro grande del nostro fubal, e un certo Mauro Minelli, ex calciatore di Atalanta, Verona, AlbinoLeffe e Sassuolo, che è sia il responsabile dell’attività di base che uno dei due uomini a capo della segreteria, l’altro è Roberto Pulcini. “Stiamo seminando molto bene – ci spiega Davide Zenoni -. Siamo molto soddisfatti sia del cammino che sta facendo il nostro vivaio che dei risultati della nostra prima squadra, reduce da un pareggio, due vittorie ed appena una sconfitta nelle prime quattro partite del campionato di Seconda categoria. C’è poi l’ambito Special, che per noi è importantissimo, direi fondamentale, e i Senior, i nostri Over 40”.
Dal generale al particolare: la Nembrese 1913 ha tutte le squadre. Si parte dai “piccoli amici”, bambini di quattro e cinque anni, che possono provare a misurarsi con la disciplina più bella al mondo gratuitamente. Si passa poi alla scuola calcio e da lì via via con tutta la trafila, i pulcini, i soli che partecipano ai campionati del Csi, e le altre formazioni della Figc, gli esordienti, i giovanissimi, gli allievi e la juniores. Il progetto claret&blue richiama al Saletti il meglio del meglio e chi scrive ne è testimone. In estate Lorenzo Spinozzi, giovane mister cercato dai club semiprofessionistici della Bergamasca dopo una strepitosa annata con gli allievi del La Torre, ha scelto la Nembrese 1913, tra le pochissime che permette ai propri tesserati il terzo allenamento settimanale, prettamente atletico, tenuto da Paolo Della Valle, laureato Isef che non ha bisogno di presentazioni.
Bello, bellissimo, ma più di tutto a Nembro si sta facendo qualcosa di incredibile per i bambini e i per i ragazzi più fragili, motivo in più per la Dea nerazzurra per scegliere di legarsi a trecentosessanta gradi con la società del bravo presidente Giuseppe Amico, gemellandosi. “Dopo aver realizzato insieme l’Atalanta for Special, che a ottobre inizierà il campionato giocando contro le formazioni allestite dagli altri club professionistici, ci piacerebbe dare vita alla scuola calcio special del club di Zingonia, con i bambini, che hanno delle disabilità, ad allenarsi al Centro Bortolotti, accanto a Gasperini e ai campioni di Serie A”.
La nuova Nembrese 1913 è da applausi, ma lo spazio è tiranno, per raccontare i tanti progetti che i cinque del cda claret&blue, appunto Davide Zenoni, Giuseppe Amico, Gianmario Lesmo, Filippo Carobbio e Gabriele Birolini, stanno mettendo in piedi, ci vorrebbe un intero giornale. Concludiamo quindi con un numero che fotografa al meglio cosa si sta vivendo in questo ultimo biennio all’interno di quello splendido impianto che è il Saletti, e allora diciamo “cinque”, che sono i giovani nembresi approdati lo scorso anno nelle squadre giovanili dell’Atalanta e dell’AlbinoLeffe. I frutti si vedono e nascono anche per via delle tante collaborazioni, su tutte quella con Inacio Joelson, ex atalantino, un altro grande mister, ora sulla panchina della Leon, in Eccellenza. E, come detto, aumentano anche i ragazzi, che, cresciuti nel vivaio, giocano stabilmente in prima squadra, facendo il grande salto dagli Allievi e dalla Juniores. “Senza fretta, ma col lavoro continuo, vogliamo diventare un’importante realtà calcistica della media Valle Seriana, una zona dove la passione per il calcio è forte, a riprova la presenza di ottimi club come Falco e AlbinoGandino, giusto per fare due nomi”.
A Davide Zenoni, che ci ha concesso questa intervista, il nostro in bocca al lupo, che si merita tutto, anche come mister dei Senior, la squadra della Nembrese che partecipa, dando spettacolo, al campionato Over 40, e che, al centro del suo attacco, ha un certo Rolando Bianchi…
Matteo Bonfanti