Germania-Ghana 2-2

Germania (4-3-3): Neuer 6; J. Boateng 5.5 (1’st Mustafi 6), Mertesacker 5.5, Hummels 6, Howedes 6; Khedira 6 (25’st Schweinsteiger 6,5), Lahm 6, Kroos 6; Ozil 7, Muller 6, Gotze 6.5 (24’st Klose 7). A disposizione: Weidenfeller, Draxler, Zieler, Podolski, Durm, Kramer, Grosskreutz,  Ginter, Schurrle. Ct: Loew.

Ghana (4-2-3-1): Dauda 6; Afful 7, Boye 6, Mensah 6, K. Asamoah  7;  Rabiu 6 (32’st Badu sv), Muntar 7; Atsu 7  (26’st Wakaso sv), K. Boateng 5 (8’st Jordan Ayew 6.5), André Ayew 7; Gyan 7. A disposizione: Adomah, Acquah, Opare, Waris, Sumaila, Adams,  Inkoom, Essien, Larsen Kwarasey. Ct: Appiah

Arbitro: Sandro Ricci (Bra)

Assistenti: Emerson de Carvalho, Marcelo Van Gasse

Reti: 6’st Gotze (Ger), 9’st André Ayew (Gha), 18’st Gyan (Gha), 26’st Klose (Ger)

Note: ammonito Muntari (diffidato, salterà la terza gara contro il Portogallo)

Migliore in campo: Gyan (Gha)

Stadio: Castelao di Fortaleza

Neppure la Germania è squadra di marziani. Lo conferma un Ghana risorto dalle proprie ceneri dopo l’inopinabile ko patito contro gli Usa. E’ una bella partita, quella giocata a Fortaleza. I fuochi d’artificio, come sempre, nella ripresa, quando caldo e stanchezza prendono il sopravvento. Nel primo tempo la Germania fa la partita ma il Ghana si difende senza troppi affanni, pungendo in contropiede con l’ottimo Atsu, ben supportato sulla catena di destra da Afful. Male invece Kevin Prince Boateng, la cui partita durerà solo 53′. Sorte peggiore per il fratello Jerome, sostituito all’intervallo. La Germania è nei piedi di un ispirato Ozil, mentre Gotze e Muller pungono con fatica. Ripresa ricca di emozioni, quattro le reti tra il 6′ e il 26′: gollonzo di Gotze (colpo di testa che sbatte sul ginocchio ed entra), zuccata vincente di André Ayew, raddoppio di Gyan servito splendidamente da Muntari e pari del sempreverde Klose, bravo a correggere in rete una deviazione aerea di Howedes. Finale con più Germania, complice la buona verve dei neoentrati Schweinsteiger e Klose. Strepitoso il salvataggio di Asamoah su Muller mentre il calo dei moschettieri ghanesi appare evidente. La baracca di Appiah comunque regge e può dare un nuovo senso al proprio Mondiale. (MN)