In casa Atalanta si teme molto di più per il flessore destro di Rafael Toloi che non per il virus Covid-19 da porte chiuse per 30 giorni, provvedimento esteso a ogni manifestazione sportiva “pubblica e privata”. Il decreto del governo sta conoscendo il via libera proprio dopo il rompete le righe della squadra di Gian Piero Gasperini a Zingonia. Resta fermo anche il divieto di trasferta, anche per la Champions League in Spagna il prossimo 10 marzo al “Mestalla”, rivolto ai tifosi provenienti dalla zona gialla, quindi anche la Bergamasca.

Dalla sessione mattutina, poche news ma buone al netto delle condizioni del brasiliano, costretto al lavoro a parte: le noie a ginocchio e caviglia di Papu Gomez e Mattia Caldara, figlie di botte sul campo domenica scorsa a Lecce, sono state riassorbite e i due si stanno allenando regolarmente. Il programma verso Valencia procede sempre a cancelli sigillati – anche giovedì prima di pranzo – secondo disposizioni delle Autorità. Nessun panico nemmeno per la scarsissima distanza del Gewiss Stadium dalla zona rossa instituenda fino alla bassa Valseriana per contenere meglio il contagio. 

Ora non resta che attendere l’ufficialità del calendario del campionato ridisegnato con la formula dello slittamento di un turno, dopo i recuperi nel weekend lungo delle partite non disputate nella settima giornata di ritorno, con ripresa per i nerazzurri contro la Lazio in casa il 15 marzo salvo rettifiche. Poi ci sarà il primo dei due infrasettimanali introdotti per riportare in pari il nuovo calendario col programma della massima serie, comunque già ampiamente stravolto dalla profilassi sanitaria: mercoledì 18, sempre a Bergamo, contro il Sassuolo. L’altro sarà il 13 maggio, data in cui il club di Zingonia preferirebbe recuperare (a porte aperte, dunque) coi biancocelesti che ovviamente non sono d’accordo.

A proposito: stamani consiglio della Lega Calcio presso il Coni a Roma, l’assemblea è saltata per mancato raggiungimento del quorum. Presenti, con l’Atalanta, le milanesi, le romane, Udinese, Sassuolo, Fiorentina e Juventus. Due terzi non raggiunti. Sul posto, a mezzogiorno, nella sessione che avrebbe dovuto decidere sui turni di campionato, quattro consiglieri di Lega (Alessandro Antonello per l’Inter, Stefano Campoccia per l’Udinese, Luca Percassi per l’Atalanta e Paolo Scaroni per il Milan), i consiglieri federali (Claudio Lotito per la Lazio e Giuseppe Marotta per l’Inter) e i dirigenti della Juventus Fabio Paratici (ds), per la Fiorentina Daniele Pradè (ds) accompagnato da Joe Barone, il vicepresidente della Roma Mauro Baldissoni e l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali.