Il Delegato Provinciale Nicola Radici ha commentato positivamente le decisioni assunte dal C.R.Lombardia con la volontà di poter riprendere in sicurezza lasciando decorrere questo periodo in cui l’impennata dei contagi sta mettendo a dura prova l’intero sistema sportivo e non solo. Il Delegato intende anzi riprendere l’argomento “sosta dei campionati” per una riflessione più ampia che possa tradursi in proposta concreta nel prossimo futuro ed ha dichiarato: “La pandemia ha costretto e sta costringendo il mondo dello sport ma anche il mondo imprenditoriale e la nostra stessa quotidianità a cambiamenti forse epocali, il periodo di sosta invernale dei campionati potrebbe a mio avviso essere rivisto. Concretamente penso ad uno stop dell’attività agonistica nei mesi di dicembre e di gennaio per riprendere da febbraio in avanti, non avremmo rinvii di gare per neve o ghiaccio, nessun campo impraticabile, nessuna società impegnata ad organizzare trasferte per poi vedere rinviata la gara una volta giunti allo stadio. Questa riflessione vale per tutti i campionati di tutte le categorie, senza dimenticare che giocare una gara con temperature troppo rigide non è mai una cosa positiva e spesso lo si fa in una misera cornice di pubblico in tribuna che oggi può godere comodamente da casa e in poltrona di tutto lo sport che vuole. Una nuova programmazione volta a favorire l’attività anche in periodi con giornate più lunghe, clima più caldo e sicuramente ne trarrebbe giovamento l’intero movimento calcistico, come già accade nei Paesi del Nord Europa o dell’Est. Non ultimo, sto lavorando alla possibilità di introdurre in provincia nuove forme di comunicazione rivolte al pubblico per rendere più appetibile il nostro calcio, per dare risalto all’attività delle nostre associate, penso a produrre almeno due gare settimanali, una il sabato e una la domenica, trasmesse in diretta tv. Il nostro mondo deve rendersi appetibile, perché lo diventi dobbiamo introdurre elementi nuovi e dobbiamo cominciare a farlo, la pandemia a mio avviso potrebbe accelerare questo cambiamento”.