“A 110 all’ora, la velocità di punta dei kart, su telai firmati da Ralph Schumacher, Nicolò si diverte un mondo. E pensare che l’avevamo messo a bordo due anni fa perché si annoiava”. Sorride, papà Cristiano, nel raccontare il momento in cui ha avuto origine la passione deflagrante del figlio, reduce da un’annata da due titoli italiani della categoria Mini 60: “Siamo di Treviolo, è stato in circuito la prima volta a OrobiKart a Curno e poi Marco Danieli l’ha reclutato per il Team RacingKart di Bergamo in via Finazzi. Qualche uscita nel 2022 ed è venuto alla luce il talento, oltre che il piacere della competizione. Sono bambini, ma quando si abbassa la visiera non ce n’è per nessuno”.

Risultato, in primis, la Coppa Italia ACI di Zona 1 (Piemonte-Lombardia-Liguria-Valle d’Aosta) vinta lo scorso 1° ottobre, a 10 anni compiuti da poco (Nicolò è nato il 4 settembre 2013) al “7 Laghi” di Castelletto di Branduzzo (Pavia) al termine di 8 gare in 6 circuiti (Lonato, Franciacorta, Cremona, Nizza Monferrato e Viverone gli altri) assommando 380 punti con 80 di vantaggio sul secondo. Il 30 novembre, a Cremona, anche il primato nel Kartsport, vincendo la categoria (11 gare su 15 disputate) e secondo posto su 106 nella classifica generale

“Il Team RacingKart, visto che ha grandi qualità di guida, e ne servono eccome per sopportare le sollecitazioni dell’accelerazione gravitazionale in curva con un mezzo stabilissimo e incollato alla strada, ha deciso di far fare a Nicolò un ulteriore step di crescita – ci racconta papà Cristiano, che segue il figlio in pista fin dagli allenamenti in camper insieme a mamma Ombretta, “che però si ferma alle prove del sabato, io invece faccio un tifo indiavolato” -. Da quest’anno, infatti, dopo aver data la paga a molti da piccolino, spesso sotto età rispetto agli altri, gareggia nella Mini 60 GR3. La stagione comincia a marzo e finisce a novembre”.

Il bimbo prodigio è iscritto di nuovo alla Coppa Italia ACI: “La finale del Nord Italia si chiama Coppa dei Campioni e si corre a Castelletto, la finale nazionale è a Sarno-Battipaglia e di solito si corre tra un centinaio di iscritti. La GR3 ha un motore più performante e ovviamente gli avversari sono ancora più agguerriti”. Come fissare gli obiettivi quando è ancora inverno: “La stagione in cui il kart è l’allenamento abituale per i piloti di Formula 1, che hanno iniziato quasi tutti da lì. Lonato è il nostro tempio così come Monza lo è della F1. Si vedono Leclerc, Sainz e Hakkinen che porta figlio e figlia. Una festa per tutti, un mondo in cui mia moglie, mio figlio e io abbiamo stretto più amicizie che nel resto della nostra vita”.

Il kart, sottolinea Cristiano, ha un grande valore formativo ed educativo proprio perché ad alto grado di socializzazione: “Finché i bambini non salgono in macchina e dopo la gara, si sta tutti insieme sotto il tendone, magari a festeggiare un compleanno o a giocare a pallone. Ma una volta in strada, s’impara la competizione. I bambini possono competere divertendosi, perché tutto finisce quando finisce la corsa e si è amici più di prima”. C’è il rovescio della medaglia: “Gareggiare costa, nell’ordine dei 30 mila euro l’anno e ancora di più salendo di categoria. La ricerca degli sponsor fa parte della routine. Le gare di kart, però, sono un momento di stacco dal lavoro, un’occasione di relax per noi genitori. E Nicolò e gli altri si divertono”.

La famiglia allargata, prima ancora del circus dei kartodromi, è il Team RacingKart di Marco Danieli. “Lui e la moglie Greta, che si occupa degli aspetti organizzativi ed è la team manager, hanno una squadra di 8 bambini – chiude papà Poli -. Due sono Baby, non gareggiano, fanno scuola kart. Ce ne sono altri 4 della categoria di Nicolò e un Junior che gareggia col kart 125. 60 e 125, ovviamente, sono le cilindrate del motore. Si vive di camion per trasportare i kart e di camper nei fine settimana. E pensare che la prima volta Nicolò c’è salito perché lo vedevamo annoiato…”
S.F.
Photo credit Greta/Team RacingKart