Da qualche settimana, ormai, la partita decisiva dell’Atalanta è quella dell’attualità. Fallite le prove con il Verona e, parzialmente, con il Toro, è fortissimamente vietato sbagliare nel confronto con la Salernitana. Se il sogno europeo può continuare a tenere sveglio il popolo atalantino non c’è alternativa alla vittoria. Che manca, sul terreno di casa, dallo scorso 28 febbraio, oltre due mesi, 4-0 alla Sampdoria, e già, prima, spesso lacrime e sangue. Infatti proprio a Bergamo è cominciato il declino dei nerazzurri col 4-1 della Roma, sabato 18 dicembre. Tra Atalanta e Salernitana ci sono ben 31 punti di differenza, eppure nel girone di ritorno entrambe le squadre hanno collezionato 17 punti tant’ è vero che con l’arrivo di Nicola i granata hanno cambiato registro, soprattutto con le due recenti vittorie con Udinese e Fiorentina. L’Atalanta, grazie anche agli inciampi delle dirette concorrenti, Fiorentina in particolar modo avanti di un solo punto, è in piena lotta per guadagnarsi un posto in Europa ma non può permettersi ulteriori errori. Tra infortuni , Covid, giocatori non più all’altezza, qualche formazione sbagliata, incertezze casalinghe ed errori arbitrali l’Atalanta ha perso la sua magia, il suo gioco scintillante, i suoi gol. Dal quarto posto ad un anonimo e attuale ottavo posto, fuori dai giochi. Stasera Gasperini, sicuramente, manderà in campo una formazione che dia solidità e concretezza in una partita ostica dal punto di vista tattico perché la Salernitana giocherà molto chiusa cercando il contropiede, un 3-5-2 che si trasformerà in un 5-3-2 chiudendo varchi e spazi. E non è una novità che i nerazzurri subiscano spesso e volentieri le ripartenze degli avversari, gli esempi non mancano. Contro una difesa chiusa a doppia mandata serve l’estro di Muriel che, dopo mesi di letargo, è di nuovo decisivo, match winner infallibile ma anche uno Zapata che riesca a vincere i duelli con Fazio e, magari, con Gyomber. Il che non sarebbe impossibile. Vedremo se i due atalantini giocheranno larghi per permettere gli inserimenti centrali, si presume, di Pasalic a meno che torni di moda Malinovskyi. Teoricamente potrebbe essere utile anche Boga grazie ai suoi strappi nell’uno contro uno ma, recentemente, è stato più fumo che arrosto. Insomma l’Atalanta ha bisogno di ritrovare i suoi mezzi in fretta. Non può più sbagliare.
Giacomo Mayer