Aveva pur impressionato il basso profilo assunto dalle società, in questo primo scorcio di stagione, quanto a esoneri e avvicendamenti in sede di guida tecnica. Pochi, pochissimi ribaltoni, con l’apice registrato a Paladina,  con l’avvento di Luca Castellani in sostituzione di Daniele Brena (da poche settimane, nuovo allenatore, in Seconda categoria, dell’Accademia Calcio, n.d.r.). Dopo un lungo periodo improntato, evidentemente, sul temporeggiare, ecco una raffica di novità, occorse in un fazzoletto di ore e che colpiscono svariate latitudini del calcio dilettantistico. La precedenza a chi sta lassù, in Promozione, per quanto la classifica racconti ancora di un posizionamento in fascia medio-bassa, nonostante il successo con il San Paolo d’Argon. Desta così ancor più scalpore l’esonero di Omar Locatelli ad Almè: evento da più parti profetizzato ma che è apparso decisamente più improbabile dopo il 5-2 imposto dai gialloverdi alle “Api” argonesi. Troppe le oscillazioni in uno spogliatoio che, va da sé, è fatto anche di giocatori avvezzi a ben altri tipi di palcoscenico. E quando il muro vs muro è apparso ormai manifesto, oltre che inevitabile, la società ha optato per la soluzione drastica, separandosi da Locatelli nonostante il raggiungimento del secondo successo nelle otto giornate fin qui disputate. Ora sotto con il toto-nomi per la successione, in un contesto che appare ben più di una stuzzicante sfida. Ha preso corpo, quasi immediatamente, l’ipotesi riguardante Mario Rozzoni, in tempi recenti in Promozione con l’Azzano Calcio, e che dunque porterebbe con sé la confidenza con la categoria e determinati nomi sul taccuino, in vista di una campagna di riparazione che si annuncia massiccia. Ma non è tutto, perché subito dopo si è affacciato un profilo persino più intrigante: quello di Andrea Quaglia, un totem per il calcio bergamasco, prima ex pro con le maglie di Modena e Alzano Virescit e poi tecnico di Pontisola, in Serie D, Trealbe e Mapello.
Più contenute le novità che provengono dalla Seconda categoria, anche se non mancano spunti particolarmente interessanti. Nel girone B, l’Oratorio Brusaporto si è separato dall’esperto Alessandro Gamba. Un rendimento ben al di sotto delle aspettative, con un solo punto fin qui conquistato e un gap di otto lunghezze che suona già da abisso, rispetto alla zona-playout, ha convinto la società giallorossa a promuovere la più classica delle decisioni forti. Si va per la scelta interna, senza alcun ricorso al cosiddetto “usato sicuro”, che sarebbe comunque stato contemplato: da quel che trapela, il totem Marco Alborghetti, protagonista indiscusso nello storico salto in Prima categoria, avrebbe rifiutato una nuova chiamata alle armi, facendo presente la volontà di restare fermo. Caso ancora più curioso, nel girone D, riguarda la Nuova Valcavallina. Via Pierangelo Belotti e dentro…Pierangelo Belotti. Trattasi, infatti, di portentosa omonimia. La caduta di consensi, dopo il pur incoraggiante avvio della “Tricolor”, ha imposto una correzione dalla rotta: al giovane Pierangelo Belotti, giunto in estate dalla Juniores dell’Aurora Trescore, subentra un profilo che, per quanto omonimo, può vantare conoscenza della piazza e una pluridecennale militanza da allenatore. Classe ’58, in tempi recenti tecnico di Bagnatica, Boltiere e Nova Montello, nonché precursore del calcio femminile, avendo allenato nei primi Anni Duemila l’Aurora Bergamo, torna a Entratico dieci dopo la prima esperienza, quando la Nuova Valcavallina era ancora in Prima categoria.
Nik