L’ altra sera ci siamo messi d’accordo come succedeva prima, dove per “prima” si intende prima del virus, quel maledetto che ci costringe a vivere in questo modo strambo, senza abbracci, pacche sulle spalle, manifestazioni di affetto in genere. A me la cosa che più mi dà noia è il dover vedere le persone che, mentre si chiacchiera, fanno un passo indietro…. Credo che non mi abituerò mai a questa nuova consuetudine di linguaggio del corpo, mi infastidisce, ma forse mi ferisce nel profondo dell anima. Non so perché ma è  così. 
Comunque dicevo che ci siamo messi d’accordo io e il mio amico per vedere la partita, la prima dopo lo stop, non era da noi sentita, ma era soprattutto una scusa per ritrovarci… ops scusate, per ricongiungersi, parola poca usata “prima” ma di stretta attualità ora. Dicevo, io e il mio amico Cobra, come sempre usiamo gli appuntamenti calcistici per passare serate in compagnia, di solito c è anche un altro amico che però stavolta non poteva. Credo che tutti dovrebbero meritarsi un amico come il mio, il suo soprannome “Cobra” deriva dal modo che aveva di giocare a calcio. Da vero attaccante percepiva sempre dove sarebbe finito il pallone per segnare gol di “rapina”,  giocatore pigro ma dotato di tecnica e inventiva. Giocavamo insieme un bel po’ di anni fa, ma le amicizie che nascono nei “sacri” spogliatoi di calcio sono “per sempre”. Cobra è generoso, sempre sorridente e ironico, mi dice sempre che è fortunato ad avere una moglie come la sua, da questo amore è nata una ragazza che è la loro continuazione: un amore! Sa quando parlare seriamente, ma non troppo, perché la serietà è bella quando dura poco, come gli scherzi. Io che sto vivendo un momento particolare della mia vita, avevo bisogno di parlare, in pratica l’ho “tirato matto” come si dice a Bergamo, il mio fiume di parole scorreva veloce, mentre tra tiri in porta, rigori ed espulsioni la partita continuava, con il Cobra che sapeva benissimo quando interrompermi per commentarla. Quando è finita la partita, ci siamo salutati, io mi alzo presto, me ne sono andato subito. Mentre indossavo il casco e me ne tornavo a casa nella fredda serata di giugno, pensavo a come è bella la vita quando hai un amico che condivide con te la tua stessa passione.  Buon Cobra a tutti…

Igor Trocchia, ex stella del nostro calcio, ora allenatore, che ha accettato la nostra proposta, quella di scrivere per noi