“Chiudere il girone d’andata e l’anno a metà classifica è un premio al lavoro enorme fatto dall’estate a oggi”. Antonio Obbedio stila un bilancio positivo del primo semestre da direttore sportivo dell’AlbinoLeffe, nono per gli scontri diretti perché davanti a Lumezzane (l’unica del lotto a batterlo), Trento e Arzignano nel gruppetto a 25 punti, con 7 vittorie già ottenute e la quarta difesa (dietro il podio Mantova-Padova-Triestina) del girone A di serie C, 18 gol che sono anche quelli segnati. “Innanzitutto ringrazio il Presidente Andreoletti per l’opportunità. Il girone di andata è caratterizzato soprattutto da dati positivi, perché si era reduci da due stagioni complicate in cui bisognava ricreare entusiasmo e ridare fiducia anche  a tutto l’ambiente – la premessa, sui canali ufficiali, del dirigente referato alla costruzione della squadra -. Di questi primi cinque mesi mi piace sottolineare l’impiego di molti giovani cresciuti nel settore giovanile.

“Questo obiettivo parziale è il frutto di un lavoro certosino da parte di tutto lo staff tecnico e dei giocatori, che si sono messi a completa disposizione con dedizione, impegno e grande voglia di rivalsa – spiega ancora Obbedio -. Ora però non bisogna accontentarsi di quanto fatto, ma continuare a lavorare su quello che ancora ci manca. Balza all’occhio la necessità di migliorare dal punto di vista realizzativo e di essere più concreti soprattutto in base a quanto si crea. A fronte delle prestazioni importanti, il cinismo in più ci avrebbe permesso di avere 5-6 punti in più in classifica”.

“Dobbiamo inoltre riuscire a crescere sotto l’aspetto delle letture di alcune partite, non ultima quella di Lumezzane, dove quando ti presenti senza 10 giocatori è importante capire che la partita, una volta agguantata, non deve essere persa. Saper comprendere quando si può rischiare e quando no risulta fondamentale – l’appunto del diesse -. Non bisogna dimenticare gli innumerevoli infortuni, che nelle ultime sei partite  ci hanno privato di otto/nove giocatori in media. L’aspetto più positivo è la crescita di un gruppo che nei momenti di difficoltà è divenuto squadra, fastidiosa e sempre difficile da affrontare, a testa alta, con una buona organizzazione di gioco e un’identità ben precisa”.

Sul girone di ritorno, l’ex mediano di Virescit Bergamo e Alzano Virescit è netto: “Si riparte da zero, sarà tutto un altro campionato con difficoltà completamente diverse. Bisognerà ripartire con la stessa mentalità, atteggiamento e fame di raggiungere una salvezza tranquilla – la chiosa -. Ci tengo a dare un forte abbraccio e un caloroso saluto ad Amedeo Poletti, non solo per quanto dato sul campo ma anche per quello che ha trasmesso con questa sua decisione di cambiare vita. Il calcio non è sempre un mondo dorato al centro di tutto. Questo deve essere un segnale importante per i nostri giovani: a volte bisogna avere anche il coraggio di far delle scelte. E questo fa capire lo spessore della persona. Sul mercato qualcosa in entrata verrà fatto, ma sarebbe importante recuperare già a gennaio almeno la metà degli infortunati. Anche in base agli eventuali rientri, decideremo quanto e come muoverci”.