BergamoL’Atalanta ha punti deboli, ma non per questo siamo disposti a snaturarci”. Tra il sibillino e una certa sicumera di fondo, Pedro Martins, allenatore dell’Olympiacos, movimenta la vigilia di Europa League dalla pancia del Gewiss Stadium di Bergamo: “Abbiamo maturato una certa esperienza di competizioni continentali, sappiamo di potercela giocare e che buona parte della qualificazione agli ottavi di finale passerà da qui”, il succo della conferenza stampa del tecnico portoghese.

MARTINS E L’ATALANTA DAI PUNTI DEBOLI. “Non c’è Zapata, ma i nostri avversari sono scesi dalla Champions League e sono una squadra forte soprattutto davanti, organizzata e non disposta a cedere così facilmente il possesso palla. Non fa piacere sapere che l’allenatore di casa non vince tanto e da tempo davanti al suo pubblico – l’analisi di Martins -. Con l’AEK in SuperLiga non m’è piaciuto il secondo tempo, dovremo fare molta attenzione rimanendo concentrati e compatti. La nuova regola sui gol in trasferta non sarà importante giocando l’andata fuori casa: la speranza e il desiderio è di fare bene facendo il nostro gioco. La regola non favorisce le piccole, favorisce le buone”.

CISSE E LA SFIDA DI BERGAMO. Dal canto suo, il fresco campione d’Africa col Senegal, Abou Cissé, sembra destinato al ruolo da braccetto sinistro in un 3-4-1-2 speculare:
“Non ci sono favoriti, l’Atalanta viene dalla Champions League, ma abbiamo forza ed esperienza anche noi – chiude -. I bergamaschi li abbiamo seguiti via video, sappiamo chi sono. Quanto a me, sono rientrato ormai da 10 giorni dal Camerun: ero già nel gruppo che ha affrontato l’AEK e sono pronto per giocare”.