Ieri, nel dehor di un bar, stava seduta una ragazza bionda meravigliosa, presumibilmente nord europea.
Gli occhi sono inevitabilmente caduti su di lei e il primo pensiero è stato: “chissà com’è la vita di una donna così bella?”.
Direte che si tratti di un pensiero banale e condivido questa riflessione, perché, in realtà, la mia curiosità si è spinta oltre.
Era al telefono e stava parlando con fare garbato con qualcuno.
Ed ecco che il mio interesse è corso al volto di chi stava all’altro capo della cornetta.
Ho iniziato subito a chiedermi se si fosse trattato di un’amica e a come fosse stata questa lei.
Ho cercato di pensare a come vivesse il rapporto amicale con una donna così bella e se nutrisse una qualche forma di invidia che – un giorno magari – l’avrebbe portata a ferirla solo perché incapace di reggere un tale confronto.
Oppure al telefono stava con il fidanzato.
Innamorato di lei o solo del suo aspetto?
Magari nel mentre in compagnia di un’altra donna. Magari gay all’insaputa di tutti.
Sono strana? Preferisco definirmi “originale”.
Una cosa è sicura: osservare quella donna è stato un caso!
In effetti, quando, per esempio, sono ferma al semaforo, mi piace sbirciare chi passa a piedi sui marciapiedi, ma soprattutto quando la persona appare un po’ “banale” nei movimenti, nelle fattezze, nell’abbigliamento; mi piace cercare di capire dallo sguardo le sensazioni che prova in quel momento, ipotizzare come e con chi possa trascorrere il fine settimana e come possa affrontare “la prova costume”.
Ci sono persone che mi “incuriosiscono” molto in qualche modo.
Penso a cosa le abbia fatte piangere l’ultima volta, se riescano a vivere con leggerezza le loro debolezze e via di seguito.
Può sembrare un’elucubrazione lunghissima, ma in realtà dura pochi secondi e non appena parcheggiato, mi tuffo nella mia frenetica vita dove- di certo – di tempo per osservare ciò che mi circonda ce n’è davvero pochissimo.
Perché ho deciso di raccontarvi questa mia particolarità?
Perché è così facendo che ho imparato a prendere reale consapevolezza che non esisto solo io, con le mie paure, le mie perplessità, le mie insicurezze e sicurezze.
Il mondo è davvero un pot pourri di tanta gente così differente, ma pure con tante cose in comune.
Ogni persona davvero tutti i giorni vive emozioni meravigliose o combatte una battaglia interiore. Fuori magari traspare poco, ma basta guardare gli sguardi dei passanti con occhi discreti, ma curiosi per capire che è così … e che, quindi, tutti meritano profondo rispetto.
Siamo tante anime in un involucro più o meno bello, più o meno appariscente, più o meno armonico, ma siamo tante meravigliose anime. Buon tutto a voi…

Vanessa Bonaiti