Atalanta – Cagliari 8-7 d.c.r. (1-0, 2-2 t.s.)
ATALANTA (3-4-1-2): Sassi 6; Del Lungo 6 (31′ st Cittadini 6), Scalvini 6,5, Regonesi 6; Oliveri 7, Zuccon 6, Chiwisa 6 (1′ st Panada 6,5), Bernasconi 6 (1′ st Renault 6); Sidibe 5,5 (17′ st Giovane 7); Fisic 5,5 (17′ st De Nipoti 6,5), Lozza 6,5 (1′ sts Pagani 6). A disp.: Bertini, Ceresoli, Mediero, Muhameti, Omar, Berto, Giovane. All.: Massimo Brambilla 6.
CAGLIARI (4-3-3): D’Aniello 6; Zallu 6 (4′ pts Cavuoti 6), Iovu 6 (1′ st Palomba 6), Obert 5, Secci 6; Kourfalidis (cap.) 6,5, Carboni 6, Schirru 6,5 (21′ st Delpupo 5); Masala 6,5 (13′ st L. Tramoni 7), Manca 6 (13′ st Yanken 5), Pulina 5,5 (1′ st Desogus 7,5). A disp.: Lolic, Conti, Vitale, Vinciguerra, Astrand, Sulis. All.: Alessandro Agostini 6,5.
Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria 4,5 (Laghezza di Mestre, Tomasi di Schio).
RETI: 44′ pt Lozza (A), 33′ st L. Tramoni (C), 9′ sts Giovane (A), 12′ sts Desogus (C).
Note: mattinata rigida e velata, spettatori 75. Ammoniti Iovu, Sidibe, Zuccon, Panada, Giovane e Desogus per gioco scorretto. Espulsi Agostini al 27′ st per proteste e Delpupo al 10′ pts per fallo di reazione. Tiri totali 24-13, nello specchio 10-7, respinti/deviati 6-2, parati 8-5, legni 2-0. Corner 6-1, recuperi 1′ e 5′, 0′ e 1′. Sequenza dei rigori: Renault (A) gol, Desogus (C) gol, Panada (A) gol, Obert (C) gol, Scalvini (A) gol, Cavuoti (C) gol, Oliveri (A) gol, Yanken (C) gol, Pagani (A) gol, L. Tramoni (C) gol, Giovane (A) parato, Kourfalidis (C) parato, De Nipoti (gol), Carboni (C) alto.

Zingonia – L’ottavo di finale della Coppa Italia Primavera? Una questione di lotteria vinta dal dischetto dopo aver concesso troppo nel secondo tempo e sprecato nei supplementari folli. Contro il Cagliari già sconfitto di misura in campionato a Zingonia l’Atalanta batte il colpo verso l’intervallo, scampa al rigore del possibile pari quando la manona guantata aggancia Desogus davanti all’area piccola e lo prende lo stesso su una chilena che manco Pinilla prima di farsi riagguantare anche nel secondo dei 15′ in sovrappiù.
Taccuino pienotto prima del vantaggio, scattando sul filo dei centrali difensivi altrui infilando basso il portiere in uscita con tante grazie al retropassaggio smarcante di Obert. Al netto del volo d’angelo di Manca (4′) su palla a rientrare di Schirru, primo acuto del centravanti ospite che ci riprova sfiorando il sette (34′) appoggiato dall’esterno basso e quindi sul taglio & scarico della mezzala (38′) imbeccata da Masala con Sassi a difendere in tuffo il palo di competenza, i nerazzurri cominciano la fiera delle occasioni al quarto d’ora quando Oliveri s’accentra chiamando di sinistro alla presa plastica D’Aniello. Tre minutini più tardi, il rimpallo Chiwisa-Carboni libera sul dischetto Sidibe, ma la gamba di Iovu sventa la minaccia oltre la traversa. Il tiro dalla bandierina dell’esterno-jolly palermitano innesca l’ascensore di Scalvini, prestito della prima squadra coinvolto nel primigenio caso da moviola nel contrasto pressoché inesistente col più intraprendente dell’attacco e capace di prodursi alla mezzora nello slalom da metà campo fino a passarla praticamente al baluardo nemico da pochi passi.
In attesa del sospirato 1-0, però, la chance più grossa è fagocitata proprio dall’apripista, che impatta malaccio in caduta il doppio vassoietto portogli dal pendolino con correzione del trequartista (36′). Di là non se ne stanno con le mani in mano, vedi virata verso mancina dell’ala destra per tentarla col piede preferito, senza tramutare in oro la sortita di Kourfalidis per il malvezzo di non indirizzare verso l’angolo lontano. Proprio il capitano sardo è protagonista del primissimo pericolo al rientro dal tunnel, quando il cronometro riparte dal 12 e Renault, subentrato a un Bernasconi così così, rischia il fallo di mano per fermarne la volée sulla pennellata di Desogus. 14 giri di lancetta dopo, il lancio del futuro impattatore Tramoni per l’episodio citato in premessa, con la new entry dell’espulso Agostini a cucinarla comunque da sinistra per la rovesciata del còrso, un rimbalzone e via in fondo alla rete un poker d’orologio dopo il piazzato dall’out di Secci arpionato in ritardo da Zallu.
La Baby Dea, cercando il matchball, sbatte contro il mirino storto, gli interventi peraltro comodi dell’estremo avversario e infine quella sbarra verticale di troppo. Non fende più la banchisa del punteggio la punta-rompighiaccio, di sinistro imbeccato dal francese, alzandola troppo (34′), le conclusioni da fuori di Zuccon (37′) e del mastino di Palazzolo sull’Oglio, giunto fino al limite in capo a un centinaio di secondi per sganciarla stile cruna dell’ago, e la punizione a giro di Oliveri conquistata da De Nipoti e stampatasi sulla base del legno. Al 1′ di recupero il 2002 con la fascia al braccio stoppa il puntero made in BG, incaponitosi nel dribbling, sul filtrante di Panada. Nel primo extra time Delpupo, espulso di lì a poco per reazione su una fischiata a sfavore, imita gli atalantini nella pretesa di bucare la porta (7′) senza badare a situazione, densità della zolla e distanza, mentre a un tris dal cambio di campo c’è la traversa piena di Pagani con un mancino di pura potenza. Nel secondo, la telefonata (2′) del regista bresciano al culmine di un’azione collettiva precede lo spreco nuovamente della seconda punta bergamasca in combinazione col partner di linea, quello di quest’ultimo (risolutore dello scontro diretto del 19 novembre) a ruoli invertiti, la respinta forse oltre la riga del greco in acrobazia su Giovane in asse con Cittadini, la grande illusione del romagnolo che schiaccia di testa l’ammollo del suo esterno sinistro e la zampata a incrociare del casteddaio migliore sull’ultima palla in profondità. Dagli 11 metri sbaglia proprio l’autore del provvisorio nasino avanti, ma è eccezionale Sassi a levare la stoccata di Kourfalidis dall’incrocio. Ai quarti si va a Bogliasco il 12 gennaio dalla Sampdoria; il torneo dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti, invece, prosegue domenica all’una a Empoli per l’undicesima giornata.
Simone Fornoni