Riportiamo di seguito il pensiero che Stefano Pagnoncelli (“Pagno”) ha pubblicato questa mattina sul proprio profilo facebook.

IL VERO SCIOPERO SAREBBE DISERTARE IL GEWISS STADIUM
“Da sempre, dico quello che penso.
Già da bambino, la mia scelta è sempre stata quella di essere libero.
Soprattutto libero di pensare e di scrivere.
Non mi par giusto uniformarmi solo per prendere un applauso (o un “like” moderno).
Ribadisco con forza la mia comprensione verso la Curva Nord atalantina, perché è inammissibile quello che sta accadendo.
Lo sciopero del tifo, oltre ad essere legittimo, può essere un segnale, anche se io non lo farò mai.
Perché io respiro di Atalanta, non mi vergogno a dirlo, e non me ne priverò.
E poi ho un pensiero fisso: “se la trasferta di Brescia fosse stata libera anche ai non tesserati, lo sciopero non ci sarebbe stato?”.
Perché?
Il segnale, contro i soprusi e l’insabbiamento clamoroso di Firenze, dovrebbe andare oltre un divieto (che resta schifoso) che era ahimè quasi certo prima ancora di stilare il calendario.
Troppo facile, da parte di chi non può,
chiedere di rinunciare a chi potrebbe.
Uno sciopero forte sarebbe star fuori dallo stadio TUTTI, pur potendo TUTTI entrare.
La prossima gara in casa, magari.
E pensate che starebbero fuori tutti?
Domani a Brescia il segnale di assenza si fa già sentire, ma mai come scuoterebbe l’opinione pubblica uno stadio vuoto a Bergamo.
Ma non succederà mai, perché rinunciare a domani è facile.
Dalla settimana successiva, tutti i falsi moralisti alzeranno spallucce, e saranno al loro posto.
Scommettiamo?
#ioNONsonoLECCACULO”
Pagno