Paladina – In attesa del Torino, c’è una squadra sul suolo bergamasco che ha fatto della maglia granata una sorta di seconda pelle, un tratto distintivo. Stiamo parlando del Paladina, formazione che milita attualmente nella Prima Categoria bergamasca. La Società viene fondata nel 1976, quando la costruzione del nuovo impianto sportivo spinge verso la creazione di una squadra di calcio che possa rappresentare i valori di un paese da sempre legato a doppio filo allo sport. Nello stesso anno, avviene la prima affiliazione del  G.S. Paladina Calcio alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Furono iscritte due formazioni: la prima squadra prese parte al campionato di Terza Categoria, mentre la seconda disputò il campionato Allievi Regionali. I  fondatori decisero di adottare il granata come colore di rappresentanza, e la spiegazione la si può trovare sfogliando le pagine del libro che celebra il quarantesimo anniversario del club, alla cui presentazione partecipò nientemeno che la stella granata dell’epoca, Paolo Pulici: “Si scelsero i colori granata perché quegli anni Settanta erano quelli del Torino delle meraviglie dei vari Castellini, Sala, Zaccarelli, Graziani, Pulici etc., che si permetteva di mettere in fila le squadre più blasonate, facendo leva non solo sulle proprie qualità tecniche, ma esaltando il gruppo nel segno dell’ unione e della forza, raggiungendo con relative forze economiche i traguardi più ambiziosi. Era l’esempio da seguire e lo è stato fino ad ora”. L’avventura calcistica del Paladina muove i primi passi con Pietro Mazzoleni, primo storico Presidente, mentre nel 1977 al timone della squadra sale Albino Mazzoleni, sotto la cui presidenza il Paladina trionfa sia nel campionato di Terza Categoria che nel in quello Under 20. Dopo cinque anni di militanza in Seconda, nell’annata 1984-1985 arriva il tanto atteso salto in Prima Categoria.

A coronamento di una stagione da incorniciare, il Paladina mette in bacheca anche il Football Day, una sorta di fase finale alla quale prendevano parte tutte le squadre vincitrici dei rispettivi gironi bergamaschi. A Mazzoleni, succede il  “Presidentissimo” Tiziano Bonati, una vera e propria icona che rimarrà al comando per quindici anni, dal 1990 al 2004. La pesantissima eredità di Bonati viene raccolta da Roberto Raineri che, coadiuvato dallo splendido lavoro del DS Giovanni Salvi, diviene protagonista dell’ascesa granata, conducendo la squadra al doppio salto dalla Seconda alla Promozione. E’ il punto più alto mai raggiunto, in termini di risultati sportivi e quelle che ormai sono diventate alte aspettative, vengono mantenute anche nel quadriennio che va dal 2008 al 2012, con il ciclo targato Marco Bonalumi che certifica il Paladina nel lotto delle squadre di riferimento del campionato Promozione. Dal luglio 2012 al luglio 2016 è il turno di Francesco Rottini, già Consigliere e Socio Fondatore della società. Dal 29 luglio 2016, invece, il nuovo e attuale Presidente è Egidio Capitanio, ed è proprio dalle sue parole che traspare l’orgoglio di proseguire questa dinastia, impressa a fuoco nella storia del calcio orobico: “E’ bello fare parte della storia di questo club. Siamo giunti al terzo anno di operato sotto la mia presidenza, dopo la recente fusione con la Prezzatese. Il mio obbiettivo è portare avanti i valori che ormai ci contraddistinguono da oltre quarant’anni. Ho ereditato una squadra che da due stagioni lotta nel campionato di Prima Categoria ed è reduce da un ottimo quinto posto, nonostante l’obbiettivo fosse quello di mantenere la categoria. Quest’anno partiamo con l’ambizione di fare altrettanto bene, stazionando sempre nella parte alta della graduatoria”.

Non solo calcio a Paladina, ma un occhio e, soprattutto, il cuore rivolto a parecchie iniziative: “Da Presidente sono fiero della partecipazione dei nostri Pulcini alla quarta edizione del torneo organizzato dall’ Associazione “La passione di Yara” insieme a molte squadre professionistiche del calibro di Atalanta, AlbinoLeffe, Inter, Torino e Juventus; insieme a quello istituito alla memoria di Emiliano Mondonico, che ha visto scendere in campo tifosi, dirigenti ed ex calciatori, in una giornata che ha regalato fortissime emozioni nel ricordo di Emiliano. E chi meglio di lui può incarnare il connubio tra Bergamo e i colori granata?”.

Michael Di Chiaro