Raffaele Palladino alla vigilia del Genoa è chiaro e lampante. Quasi lapidario. “C’è da sostituire Lookman e nella sua posizione ci sono Kamaldeen Sulemana e Daniel Maldini. Zalewski mi serve come quinto, dato che ne ho soltanto tre perché Bellanova è fuori”. E ancora, giusto per caricare l’ambiente: “C’è l’entusiasmo dei nostri tifosi da cavalcare, ma anche una montagna da scalare. In classifica siamo indietro, nessuno se la sarebbe aspettata così bassa, dalla dirigenza al pubblico giocatori compresi. Una prova di maturità dell’Atalanta, per dare continuità al lavoro e ai risultati, per poter dire che il periodo altalenante è passato”, la premessa dell’allenatore mugnanese.
“E’ stata una settimana molto toccante. A fine allenamento io e una delegazione della squadra con Luca Percassi e i dirigenti siamo andati in Croazia da Mario Pasalic a portargli la nostra vicinanza al suo dolore. Oltre a una squadra siamo una famiglia.
Domani abbiamo una partita importante, siamo concentrati sul campo. Pasalic non ci sarà, ha bisogno di tempo per stare con la famiglia. Gli up and down? La squadra ha attraversato un periodo delicato, ma col Cagliari ho avuto risposte dal punto di vista mentale. Domani è un’ulteriore prova di maturità. Non si vince fuori casa dal 21 settembre, per noi è importante., Dobbiamo prenderla come se fosse una partita di Champions: il Genoa è in salute nonostante la sconfitta con l’Inter comunque con una buona prestazione.
Oltre a Lookman e Kossounou, non abbiamo Djimsiti, anche se sta meglio, e Bellanova. Siamo un po’ rimaneggiati, siamo meno ma siamo buoni. Chi c’è è in grande condizione fisica e mentale,. in attacco abbiamo Maldini ed è rientrato Sulemana. Dietro siamo corti, ma ho le soluzioni giuste.
Zalewski può fare il trequartista di sinistra, ma abbiamo solo tre quinti e lì è già rodato. Krstovic potrebbe essere una soluzione, magari non dall’inizio. Al limite se si gioca con due punte e il trequartista con gli attaccanti un po’ più aperti”.
Samardzic ci mette un impegno straordinario, è un professionista serio e un ragazzo intelligentissimo. M’è piaciuto usarlo da quinto offensivo per sbloccarla contro il Cagliari. Io agli attaccanti do la massima libertà di ritagliarsi la posizione più congeniale: sanno come la penso.
E’ la partita più importante da quando sono così. Giochiamo fuori casa dove non vinciamo dal 21 settembre contro una squadra in salute contro la quale bisogna giocare la partita perfetta, anche se fosse sporca, di palle lunghe o seconde palle. Il Genoa ti viene a prendere basso e a volte si abbassa, ti mette in difficoltà. Serve continuità per la montagna che stiamo scalando per rubare posizioni in classifica.
Scalvini da dieci giorni si allena con noi con contuinuità, gli manca il ritmo gara ma negli ultimi due allenamenti l’ho visto molto bene. Gli servono tempo e pazienza.
Il regista basso l’anno scorso l’ho utilizzato perché avevo gli uomini giusti per poterlo fare. Ma l’Atalanta è rodato intorno a concetti che a me piacciono. Brescianini secondo me può ricopire quel ruolo, Musah e anche De Roon.
Dai piazzati abbiamo ricavato solo tre gol, è un aspetto a cui tengo. Non è facile scardinare le difese quando difendono col castello o sull’uomo.
Kamaldeen Sulemana l’ho utilizzato, col Genoa è partito dall’inizio e ha avuto subito il problema all’adduttore. Non è che sia sparito. E’ un giocatore importante con velocità, dribbling, ha fatto bene a settembre, abbiamo bisogno del suo rientro perché nella sua posizione abbiamo Maldini (che a maggio segnò nel 3-2 al Genoa al Ferraris, ndr) e lui. Daniel ha talento, al Monza l’avevo voluto io e con me s’era espresso con grandi qualità. Qui non è stato visto il vero Maldini, voglio tirargli fuori quello che lui non ha mostrato in questo periodo. La fiducia va guadagnata in campo, si gioca il posto con Kamaldeen.
Al Genoa da calciatore ho fatto anni meravigliosi con Juric, Bocchetti, criscito, Thiago Motta, Milito, Palacio e Gasperini come allenatore. Anni belli in cui sono arrivato in Nazionale, forse i miei migliori. Abbiamo raggiunto risultati fantastici, è una piazza a cui sono legato.
Come ha detto il mio amico De Rossi, so bene che non sarà la stessa partita di Coppa Italia dove il Genoa era in turnover. Bisogna fare guerra, battaglia, fame e intensità per vincere su un campo molto difficile.
Odio il calciomercato, vorrei che quel periodo non arrivasse mai. Non voglio vedere distrazioni di mercato, perché siamo indietro e abbiamo una montagna da scalare.
Musah è un giocatore intelligente, utilizzabile da quinto o da centrocampista. Presto lo vedrete in campo perché merita un’occasione.
Il Genoa ha trovato una sua identità chiara, De Rossi è stato bravo a dargliela. Adesso sono più aggressivi, hanno qualità, ritmo, intensità anche nei tre centrocampisti in cui hanno tante scelte, con Frendrup play, Ellertsson, Malinovskyi che qui conosciamo bene e Thorsby. Hanno un quinto di qualità come Norton-Cuffy.
Seguo i ragazzi dell’Under 23 con cui facciamo le partitelle, in questi giorni ne prendo tre per allenamento compatibilmente con le loro partite perché oggi devono partire per Catania. E’ il futuro dell’Atalanta.
Noi dobbiamo cavalcare l’entusiasmo, la classifica attuale non se l’aspettava nessuno ma siamo in tre competizioni e c’è ancora tempo e modo per risalire”
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sabato 20 Dicembre 2025
