La vigilia di Coppa Italia dell’Atalanta col Genoa assomiglia a una chiamata alle armi in vista di un certo tal qual turnover. “Voglio risposte da chiunque scenda in campo, perché è stata costruita una squadra di grande valore, con giocatori forti e una rosa molto ampia. La competizione è un nostro obiettivo, vogliamo arrivare in fondo come le tre volte precedenti negli ultimi sette anni”, la premessa a Sport Mediaset del tecnico Raffaele Palladino. Che s’è anche soffermato su un Lookman rinato, dopo essere andato consecutivamente a segno a Francoforte in Champions League e nel raddoppio alla Fiorentina: “Vogliamo la stessa cosa. Ho cercato di instaurare subito un rapporto umano con tutti, quando si subentra è difficile entrare subito in sintonia, bisogna parlargli e capirli. Dietro il calciatore c’è l’uomo. Con Ademola ci siamo capiti subito: è un grande professionista, sta facendo bene, è a disposizione del gruppo, si sacrifica per la squadra e i risultati si stanno vedendo”.

“Ci teniamo a essere competitivi in tutte e tre le competizioni, è un mese con molte partite e ci sarà un’occasione per tutti”, rimarca l’allenatore nerazzurro. Sui liguri, rivitalizzati dalla cura di Daniele De Rossi, poche parole: “Non bisogna sottovalutare mai gli avversari, che sono temibili e di ottimo livello, stanno attraversando un buon momento con la nuova guida – prosegue Palladino -. A me interessa che la mia quadra abbia la mentalità per vincere la partita dando continuità alle prestazioni e ai risultati recenti. Sono qui da poco, ho cercato di dare entusiasmo e idee, ma i ragazzi hanno recepito subito. E’ un gruppo di grandi valori umani e tecnici. Credo in tutti i ragazzi della rosa, l’occasione l’avranno tutti perché ci sono tante partite e mi aspetto delle risposte. Mi attendo che chiunque scenda in campo dia il massimo per l’Atalanta”.

L’uomo in panchina, però, non si spaccia come antidoto alla crisi. “Il mio staff e io abbiamo portato i nostri princìpi e la nostra mentalità, che rispecchia quella della società e del popolo bergamasco. E’ presto per dire che siamo già usciti da una situazione complicata, ma la strada è quella giusta – chiude -. Ho trovato ragazzi già mentalizzati da anni, c’è stata subito sintonia e alchimia. C’è poco tempo per prepararci tra una partita e l’altra, ma dobbiamo ottimizzarlo. Chi gioca deve sentirsi importante come chi sta in panchina. La forza del gruppo è questa”. SF