Atalanta – Cremonese 1-1 (0-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 4; Okoli 5, Demiral 6, Toloi (cap.) 7; Hateboer 5,5 (41′ st Zortea sv), Koopmeiners 6,5, De Roon 5,5, Soppy 6 (41′ st Maehle sv); Malinovskyi 5,5 (11′ st Ederson 6), Lookman 6,5 (32′ st Pasalic sv); Muriel 6 (11′ st Hojlund 6). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 22 Ruggeri, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini 5,5.
CREMONESE (3-4-2-1): Radu 6,5; Aiwu 5,5, Chiriches (cap.) 6,5, Lochoshvili 6; Sernicola 6,5 (38′ st Hendry sv), Escalante 6 (15′ st Zanimacchia 6), Meité 6,5, Valeri7; Pickel 6 (23′ st Ascacibar 6,5), Dessers 6,5 (38′ st Ciofani sv); Okereke 5 (23′ st Afena-Gyan 6). A disp.: 13 Saro, 22 Ciezkowski, 5 Vazquez, 33 Quagliata, 19 Castagnetti, 23 Acella, 62 Milanese, 7 Baez, 10 Buonaiuto, 74 Tsadjout. All.: Massimiliano Alvini 6,5.
Arbitro: Colombo di Como 7 (Schirru di Nichelino, Di Giacinto di Teramo; IV Gualtieri di Asti. V.A.R. Guida di Torre Annunziata, A.V.A.R. Preti di Mantova).
RETI: 29′ st Demiral (A), 33′ st Valeri (C).
Note: ricordati prima della partita Emiliano Mondonico, giocatore e allenatore di entrambe le squadre, e Federico Pisani, dedicatario della Curva Nord dello stadio di Bergamo, a segno (Mondonico era allenatore dei nerazzurri) nell’ultima sfida in A il 3 marzo 1996. Pomeriggio soleggiato, spettatori 18.252 per un incasso di 356.063,51 euro. Ammoniti Sernicola, Lochoshvili, Pickerl, Ascacibar ed Ederson per gioco scorretto, Okoli per fallo di mano, Alvini (19′ st) e Demiral per proteste. Tiri totali 9-6, nello specchio 6-4, parati 5-3, respinti/deviati 1-1. Var: 1. Corner 3-3, recupero 0′ e 5′.

Bergamo – Papà di Alessandro mercoledì, un disastro inenarrabile la domenica giusto per far perdere all’Atalanta (a 14 con Napoli e Milan) la vetta solitaria. Solo per 4 corsette cronometriche è sembrata fatta. Demiral, anche se Toloi la devia impercettibilmente davanti a lui col coppino, quello senza ginocchio alla vigilia a stare a sentire il mister, adopera la testa spizzando il piazzato diabolico di Koopmeiners dall’out destro e la strenua resistenza della Cremonese per un amen parrebbe vinta alla mezzora del secondo tempo. Ma il numero 1 argentino, fresco di primogenito, la combina grossissima respingendo goffamente la botta – a tiro del rimpallo Afena-Gyan-De Roon – di Ascacibar, che poco prima aveva provocato l’azione da fermo del vantaggio di casa, e Valeri può metterla di giustezza. Che spreco assurdo, anche se i nerazzurri non è che avessero schiacciato la pericolante neopromossa, messa benone in campo dall’ex AlbinoLeffe Max Alvini, tecnico umile quanto coraggioso ed efficace.
Apre le danze delle chances Muriel (7′), al rientro e preferito a Hojlund, tanto per spezzare i ritmi lenti in avvio, senza punire a giro dal limite il disimpegno errato di Pickel per il tuffo salvifico di Radu e trovando la risposta del medesimo borseggiato, lemme e centrale, esattamente il giro di lancetta successivo. Pericolo grigiorosso doppio, invece, al quarto d’ora, quando Dessers sgraffigna un’altra volta l’attrezzo a Okoli colpendo Toloi e il futuro firmatario del patarac alza oltre il montante la botta di Escalante. Malinovskyi cambia gronte copn un bel gioco di gambe e dribbling all’alba del ventesimo, cade e si rialza, per poi allungare al terminale unico sbagliando dosaggio e misura. Manca un tris d’orologio allo schema da fermo dettato dal Ronaldito da mancina: l’olandese in mediana la sgancia, l’estremo rumeno la cava dall’angolino con Lookman, okappa in pressing alto ma dai tempi d’inserimento incerti, colto in fuorigioco. Continuità predicata da Gasperini uguale a zero e così Sernicola trova il modo di fare un bel giretto sul terzo angolo a favore alla mezzora alzando la traiettoria da posizione un po’ defilata, mentre di qua ancora il colombiano avvicinandosi ai 16 metri coglie l’esterno della rete.
A quattro dall’intervallo spetta all’anglo-nigeriano non prenderci, senza entrare in area nemmeno per scherzo, sprecando l’apertura illuminante del suo capitano, come sempre tra i migliori. Nella ripresa il Var, a tiro della a sponda di Toloi (15′) tra i guanti avversari dopo un rimpallo involontario del brasiliano sulla nuca della new entry Hojlund, il Var annulla il vantaggio per il tocco di mano di Okoli sulla punizione da destra di Koopmeiners (19′) concessa per atterramento di Lochoshvili sul danese sul lato corto di destra. Un settebello più tardi Toloi si sovrappone a Soppy sollecitando le falangi di Radu nell’alzata oltre la traversa. Il sinistro morbido (43′) di Zortea è una carezza, al novantesimo invece è Okoli in asse con Koop a impegnare l’estremo avversario sul primo palo. A Roma, il 18, alle soglie della pausa per le Nazionali, servirà non commettere il minimo errore.
S.F.