Fabrizio Carcano

“Essere il capitano dell’Atalanta per me è una grande responsabilità, ma anche un’emozione speciale. Devo essere da esempio per tutti i giovani calciatori nel club, con aiuti e consigli”.
Parole e pensieri del Papu Gomez che a due giorni dalla grande sfida al Meazza contro il Manchester City ha rilasciato una lunga intervista al sito Uefa.com

“Quando sono arrivato qua avevo già una certa esperienza, già 26-27 anni e la stabilità della mia famiglia, mia moglie e mio figlio. Bergamo è una città tranquilla, con tanta passione e voglia di vedere l’Atalanta sempre migliorare. E’ uno spirito che ha svolto un ruolo chiave nella crescita del club. L’etica del lavoro di Bergamo e della sua gente è fondamentale Abbiamo visto l’Atalanta migliorare anno dopo anno, e questo spirito ha avuto un impatto decisivo sulle prestazioni dei giocatori”.

 

La svolta nella storia atalantina del Papu è stato l’arrivo di Gasperini: “E’ un tecnico con uno stile di calcio definito, unico in Italia. Vuole che le sue squadre giochino all’attacco e puntino a vincere in qualsiasi stadio. Ha cambiato la mentalita’ del club e dei calciatori. E’ questo che ci ha aiutato a centrare i nostri obiettivi in questi anni. Quando sono arrivato l’Atalanta lottava per non retrocedere, e da allora siamo cresciuti costantemente, da quando è arrivato Gasperini. Abbiamo iniziato a giocare un calcio piu’ divertente e migliore, e abbiamo iniziato a conquistare grandi risultati, dalla qualificazione alla Europa League in poi. Anni fa sarebbe stato assurdo pensare all’Atalanta in Champions League. Ora è realtà. Se pensi che solo pochi anni fa la squadra giocava in Serie B, lottava per non retrocedere in Serie A, e adesso gioca in Champions League, è pazzesco. In 110 anni di storia, finalmente l’Atalanta gioca in Champions League. Per questo, nonostante i risultati, è un momento di felicità per il club, i tifosi e la città”.